FORESTALI, SIAMO ALL’EMERGENZA
Dopo l’improvvisa decisione, manifestata lo scorso autunno, di chiudere svariate Stazioni della Forestale, ora si presenta un nuovo grosso problema: mancano agenti, la loro età media è sempre più elevata e a breve ci saranno molti pensionamenti. La denuncia porta la firma della Fp Cisl regionale, che riferisce come le ultime assunzioni risalgano ancora al 2007 (le precedenti al 1991), riguardando appena una ventina di agenti riconosciuti idonei dal concorso pubblico, che vide la partecipazione di migliaia di persone e spese ingenti per la sua realizzazione. “Ora sarebbe proprio il momento di assumere almeno una parte di quei 60 aspiranti forestali che da 4 anni attendono il loro momento” – afferma il segretario della Cisl Funzione Pubblica, Pierangelo Motta. “Gli anni passano ed una parte di quelle persone, pur selezionate con particolare severità, sicuramente non saranno più disponibili perché già impiegate altrove: si stanno sprecando i soldi spesi per il concorso.” La carenza di personale nel CFR è ormai notevole. I compiti degli agenti della forestale sono sempre più importanti e complessi e spaziano dalla prevenzione e repressione della criminalità ambientale alla tutela delle specie animali, sempre più oggetto di traffici clandestini (ad esempio i cuccioli di cani di razza dai Paesi dell’est Europa), fino alla “normale” repressione di attività illecite quali il bracconaggio e l’uso sconsiderato delle piste forestali da appassionati di fuoristrada. E senza considerare l’attività dei nuclei anti incendio boschivo, che sono rimasti con poche risorse umane e materiali. “Ormai siamo alla frutta – commenta Motta – il lavoro degli agenti forestali deve essere svolto da persone preparate e ben attrezzate. La mancanza di personale e di mezzi non aiuterà certo a combattere tutti gli attacchi che sono rivolti quotidianamente al nostro territorio ed all’ambiente.” Esiste, infatti, una graduatoria valida, costata al contribuente fior di euro: bene sarebbe che si attinga da lì (prima che scada costringendo l’amministrazione ad altri costosi concorsi) per ottenere quella tutela del territorio che ormai è carente. Basta andare un po’ in giro per aree boschive per scoprire che sorgono piccole discariche di materiali anche molto pericolosi, quali l’amianto, ma anche depositi abusivi di batterie d’auto, oggetti molto inquinanti causa gli acidi presenti all’interno del contenitore e del piombo utilizzato per le reazioni chimiche. Insomma – conclude la nota della Fp Cisl Fvg – se vogliamo che il territorio e la natura, quindi anche la salute dei cittadini, siano tutelato, bisogna che al Corpo Forestale regionale vengano forniti mezzi, ma soprattutto agenti.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg