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Assemblea dei lavoratori del Cie e del Cara di Gradisca

Cassa integrazione straordinaria al Cie e rinnovo degli appalti: ecco i “piatti forti” dell’assemblea dei lavoratori del centro per gli stranieri e i richiedenti asilo indetta lunedì 30 gennaio dalla Fisascat, la federazione della Cisl che si occupa di terziario e servizi. I referenti della categoria hanno illustrato ai lavoratori i termini dell’accordo per cui dal 1° febbraio 18 addetti del Cie usufruiranno degli strumenti di ammortizzazione sociale. «Ma se il numero di ospiti supererà la capienza del centro – ha evidenziato la Cisl – la Cig verrà immediatamente revocata».
La Cisl ha inoltre chiamato all’assemblea il referente IAL per la formazione dei lavoratori in Cig, Pier Paolo Bulfon, che ha illustrato l’offerta dell’ente per l’espletamento dei corsi obbligatori per i cassintegrati. La riqualificazione professionale è infatti necessaria per la percezione dell’assegno di cassa integrazione.
All’assemblea sono stati anche affrontati altri nodi, in primis quello degli stipendi. «I salari di questo mese sono arrivati di nuovo in ritardo – ha denunciato la Fisascat-Cisl – ma ci siamo attivati nei confronti dell’azienda per evitare il ripetersi di tali indebite forme di pressione sui lavoratori». Alcuni addetti hanno poi chiesto l’intervento del sindacato perché da oltre due anni stanno aspettando le divise nuove con cui sostituire gli indumenti vecchi e laceri con cui sono costretti oggi a lavorare. Ma è il 22 febbraio la prossima scadenza che vedrà in prima linea il sindacato: in quella data, infatti, è prevista la sentenza sul ricorso che ha “congelato” l’assegnazione dell’appalto per la gestione dei centri di Gradisca. «Il nostro impegno – hanno assicurato i sindacalisti Cisl – sarà che, anche nell’eventuale cambio, nessun lavoratore rimanga a casa».