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CAFFARO, TUTTO FERMO

Sono passati 3 anni dalla grave crisi che ha colpito il polo chimico di Torviscosa. Il lavoro del Commissario Straordinario della Caffaro Chimica spa, avv. Marco Cappelletto, ha realizzato il salvataggio di una azienda tecnicamente fallita e con la vendita degli impianti al Gruppo Bertolini sono state poste le basi per il consolidamento e il rilancio del polo, passando attraverso la costruzione del nuovo impianto di soda-cloro a membrane per garantire il futuro del sito e la tutela dell’ambiente.
Chiusa la fase dell’emergenza è stata sbloccata l’ “area 7” che ora la Procedura Straordinaria può vendere, di pari passo si è costituita la nuova Società NewCo tra soggetti privati (Gruppo Bracco e Gruppo Bertolini) e la finanziaria regionale Friulia spa, quindi ci sono tutte le condizioni per concludere senza indugi il lavoro fatto e mantenere gli impegni presi verso le maestranze e gli industriali che intendono investire nel polo chimico.
La nuova società NewCo dispone di tutti i mezzi tecnici e finanziari per acquisire l’ ”area 7” e realizzarvi il nuovo impianto.
A oggi, però, tutto rimane ancora nel limbo.
Perché? Per quali ragioni? Questa situazione è inspiegabile e ci lascia esterrefatti .
Da mesi le Organizzazioni Sindacali sono in attesa di un incontro, più volte richiesto, con i vertici Regionali per definire la situazione, ma nulla si è mosso, quasi vi fosse il più completo disinteresse per questa questione che è cruciale per l’economia della Bassa Friulana.
Ci avviciniamo alla scadenza della cigs per 79 lavoratori; il nuovo investimento per la realizzazione dell’impianto di soda-cloro è ancora sulla carta; vengono disattesi gli obblighi posti dal contratto di vendita dello stabilimento che prevede la sua tempestiva realizzazione; nessuno, a partire dalla Regione, se ne preoccupa, mentre ci sono tutte le condizioni favorevoli visto che questa procedura di Amministrazione Straordinaria è una delle poche conclusasi positivamente nel nostro Paese a favore dei lavoratori.
Come Sindacato apprezziamo il pensiero del Presidente Tondo quando afferma che bisogna passare dall’economia di carta a quella reale. Bene: il Governo Regionale sul rilancio del polo chimico di Torviscosa ha uno dei suoi concreti banchi di prova e metta così in campo la sua autorevolezza per sbloccare una situazione che sta diventando paradossale se non grottesca.
Come Sindacato non consentiremo mai che il futuro del polo chimico di Torviscosa e dei lavoratori venga pregiudicato dall’inerzia o, peggio ancora, venga annullato da interessi speculativi, mai sopiti e che si fanno sentire per le vie più diverse, le azioni del Ministero per l’Ambiente vanno dirette verso il rilancio del sito e la transazione del “danno ambientale”, quantificato pare in ca. tre miliardi di euro!!!! Se tutto questo non bastasse, la situazione si sta pregiudicando proprio per l’assenza assordante di una Regione che rifiuta gli incontri con i Rappresentanti dei lavoratori e al momento non è in grado di dare una benché minima risposta concreta su tutta la vicenda. In assenza di interlocuzione formale e tempestiva mobiliteremo i lavoratori del polo chimico e non permetteremo che per l’ennesima volta la politica regionale si sottragga ai propri impegni vanificando il lavoro difficile e complicato che dal 2008 stiamo tutti portando avanti.

FILCTEM CGIL FEMCA CISL UILCEM UIL
R. Di lenardo A. Salvador A. Mauro