ADICONSUM FVG, OCCHIO AI CONTRIBUTI SCOLASTICI
Non saranno vere e proprie estorsioni, ma sicuramente rispetto alla questione dei contributi scolastici volontari c’è chi fa il furbo e a pagarne il conto sono le famiglie. La denuncia su comportamenti poco “leciti” da parte di diverse scuole del Friuli Venezia Giulia arriva dall’Adiconsum, associazione cislina dei consumatori, che in questi giorni sta ricevendo decine di segnalazioni su presunti abusi. Di che si tratta? Alcuni istituti scolastici starebbero raccogliendo soldi in modo poco trasparente, cioè, per esempio, omettendo di segnalare la natura volontaria di un contributo che, generalmente, va dai 20 ai 300 euro ad alunno. “Il problema – spiega il segretario di Adiconsum, Giuseppe De Martino – è che questa mancata dicitura impedisce alle famiglie di detrarre, come prevede la legge, i contributi volontari nella misura del 19% per le persone fisiche”. Ma – secondo l’associazione – c’è anche di più. Risulterebbe, infatti, che la maggior parte dei soldi raccolti in questo modo non sarebbero utilizzati per le motivazioni consentite, ma per sanare buchi di bilancio o coprire spese per le quali dovrebbero essere impiegati finanziamenti statali.
“Quello che noi stiamo dicendo in questi giorni – continua De Martino – è che il contributo in questione è volontario e quindi non deve essere obbligatoriamente versato e di fare molta attenzione a quello che sta scritto nel bollettino consegnato dalla scuola”. Riepilogando, il bollettino deve riportare la dicitura “erogazione liberale” e specificare almeno una delle seguenti motivazioni: “per innovazione tecnologica”, “per l’ampliamento dell’offerta formativa” o “per l’edilizia scolastica”. “Ricordiamo, poi – conclude il segretario di Adiconsum – che gli istituti scolastici pubblici non possono imporre o richiedere tasse extra rispetto a quelle previste dalla legge (tassa di iscrizione, di frequenza, di esame e di diploma) e che i contributi su base volontaria sono un contributo volontario delle famiglie a sostegno della scuola e delle sue attività e devono essere rendicontati dettagliatamente dagli istituti in occasione dell’approvazione del conto consuntivo”.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg