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MOBBING, PIAGA ANCHE PER L’ISONTINO

Il mobbing resta un fenomeno non solo insidioso, ma anche molto diffuso sul territorio dell’Isontino. Sono, infatti, ben 63 le persone che si sono rivolte al punto di ascolto accreditato della Cisl provinciale in questi ultimi anni, confermando un trend preoccupante. Resta, infatti, sostanzialmente immutato il quadro degli accessi allo sportello, con 16 casi registrati nel 2011, a fronte dei 18 dell’anno precedente e dei 14 del 2008.
“In questi anni – commenta la segretaria della Cisl, Lydie Coulibaly – il nostro sportello mobbing ha aiutato concretamente molte persone, senza contare le numerose chiamate telefoniche a cui vengono date risposte ma che non sfociano in una vera e propria presa in carico”.
Nonostante la paura di esporsi sia ancora molto forte da parte delle vittime di questi soprusi, sono sempre più le persone che scelgono di parlano apertamente delle molestie che subiscono sul posto di lavoro e ciò – è emerso nel corso di un convegno a tema promosso dalla Cisl oggi a Monfalcone – ha creato molta consapevolezza sul problema. Sicuramente la crisi del lavoro non aiuta, perché la paura di perdere il lavoro, e con questo i propri mezzi di sostentamento, prevale molto spesso sulla forza di denunciare le violenze.
Al convegno hanno partecipato la dott.ssa Emanuela Fattorini, pioniera nel campo degli studi sul mobbing già all’inizio degli anni novanta, nonché ex responsabile nazionale del gruppo network per la prevenzione del disagio psicosociale e primo ricercatore dell’ISPESL di Roma. La dott.ssa Roberta Nunin, Professore associato di diritto del lavoro presso l’università degli studi di Trieste, ha proseguito nell’analisi dell’evoluzione della disciplina giuridica sul trattamento dei casi di mobbing come acquisito dalla giurisprudenza mentre la dott.ssa Antonia Ballottin ci ha offerto il quadro della nuova legge regionale del veneto sul tema, che arriva 5 anni dopo quella del FVG.
La dott.ssa Del Colle, psicologa che collabora con il punto di ascolto di Gorizia ha annunciato la creazione di un gruppo di mutuo aiuto, fra le persone seguite in questi anni dal punto di ascolto di Gorizia.
Stefano Cattarossi, responsabile regionale dell’INAS invita alla denuncia dei casi di mobbing al fine di dare carattere di forte risarcibilità del fenomeno che si qualifica come malattia professionale.

L’assessore Provinciale al lavoro Bianca Della Pietra che ha partecipato ai lavori ha ribadito l’importanza del punto di ascolto nella provincia quale presidio di una buona organizzazione del lavoro, per il benessere del lavoratore e buon vivere della collettiva.
Fulvia Raimo, consigliera provinciale di parità ha espresso un giudizio positivo sulla sinergia con il punto di ascolto che consente di porre l’attenzione su ogni forma di discriminazione soprattutto quello verso le donne.
“Per quanto ci riguarda – conclude Coulibaly – ribadiamo l’importanza dello strumento del punto di ascolto nella nostra provincia, che deve continuare ad esistere forte delle sinergie che si sono create attorno al progetto per essere davvero una efficiente rete di aiuto che assicuri ad ogni lavoratore la tutela e la sicurezza nello svolgimento delle proprie mansioni”.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg