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TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA, ACCORDO FVG-SINDACATI

Spending review anche in Regione. Via dunque alla riduzione della spesa non soltanto a Roma, come ha voluto il governo Monti, che ha coinvolto i cittadini ricevendo quasi centomila segnalazioni. Ma anche a Trieste, la giunta regionale vuole avviare una nuova stagione dei tagli e per farlo ha scelto la strada del confronto con i sindacati. Alcuni incontri sono già stati fatti per concordare le modalità del percorso da seguire, così come suggerisce la legge nazionale 111 del 2011 all’articolo 16, che fa riferimento proprio alla contrazione dei costi nella pubblica amministrazione. La norma attivata – e cioè il cosiddetto dividendo di produttività – permette di distribuire una quota delle risorse risparmiate ai dipendenti pubblici. Insomma se i dipendenti della Regione – ma sono coinvolti anche quelli degli enti locali del Friuli Venezia Giulia – individuano i punti dov’è possibile un’ulteriore riduzione della spesa pubblica, metà dei soldi risparmiati vengono destinati ai dipendenti stessi attraverso premi di produttività, secondo modalità che saranno stabilite nelle prossime settimane. Un modo dunque anche per stimolare i dipendenti pubblici a rifare i conti. «Quando è stato firmato il rinnovo del contratto del comparto unico si è parlato anche della riduzione della spesa e si è stabilito che dobbiamo individuare i settori dove è possibile tagliare – spiega Pierangelo Motta, sindacalista della Cisl –. Presto saranno organizzati tavoli tecnici per entrare nel concreto della trattativa e definire nel dettaglio laddove è possibile ridurre i costi». C’è qualche suggerimento su dove si potrà intervenire? «Per esempio – spiega ancora Motta – si sta spendendo meno per il personale, il turn over è stato bloccato, ormai assunzioni non vengono fatte, pertanto anche questo aspetto sarà da tenere in considerazione», conclude il sindacalista.