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LA FP CISL UDINE SCRIVE A FONTANINI, DAL PRESIDENTE SOLO RISPOSTE MEDIATICHE

“Sul tema dell’abolizione delle Province in questa regione stiamo assistendo a un balletto surreale ove ogni esponente politico si erge a (tardivo) riformatore, spesso dimenticando gli obiettivi di fondo: la razionalizzazione dei troppi centri di spesa presenti sul territorio e la semplificazione delle procedure per i cittadini”. Inizia così la lettera inviata al presidente della Provincia, Fontanini,e che porta la firma della Fp Cisl di Udine. Premesso che “l’eliminazione sic et simpliciter degli enti provinciali, se non accompagnata da una profonda revisione della macchina organizzativa burocratica regionale e da un accorpamento delle strutture amministrative comunali nell’ottica del servizio al cittadino, rischia seriamente di vanificare gli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione”, la missiva va subito dritta al punto: “Che dire – si domanda la Fp Cisl – di quegli esponenti politici che si ergono a difensori a oltranza dei (propri) seggi provinciali? Ormai paiono privi di argomenti convincenti, quasi che anche loro si rendessero conto dell’insostenibilità della propria posizione.
“E’ il caso del presidente della Provincia di Udine – prosegue la lettera – il quale ora si aggrappa persino ai dipendenti provinciali pur di non perdere la poltrona su cui è ancora seduto. E’ curioso assistere all’ennesima giravolta di questo navigato politico che solo qualche mese fa tuonava dalle pagine dei giornali contro i propri dipendenti che considerava troppi e poco produttivi!”.
“Adesso lo stesso politico, con un comunicato di Palazzo Belgrado, ci fa sapere di aver scoperto l’acqua calda: rispetto a Province anche più piccole per estensione o popolazione di quella di Udine, il numero di dipendenti della nostra Provincia è di gran lunga inferiore (meno della metà rispetto a Messina e meno di due terzi rispetto a Catanzaro, per esempio). A Udine i pochi dipendenti provinciali riescono quindi a erogare servizi che l’utenza ha sempre apprezzato e considerato di alto livello nei vari sondaggi commissionati dagli amministratori provinciali”.
Forse che questi dipendenti non sono poi così fannulloni? – si chiede ancora la categoria cislina del pubblico impiego. Forse che il ben noto presidente di Provincia si è sbagliato? O forse che il navigato Fontanini sente traballare la poltrona e, per salvarla, si aggrappa alla professionalità dei lavoratori provinciali, l’unica cosa che vale ancora la pena salvare delle Province friulane?

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg