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GEMONA, ECCO L’ACCORDO PER FAR PAGARE MENO TASSE

A Fare squadra in materia di welfare. È la promessa che si sono fatti, firmando un formale protocollo d’intesa, il Comune di Gemona e le organizzazioni sindacali dell’Alto Friuli che d’ora in avanti, quando si dovrà discutere di politiche locali inerenti il benessere delle famiglie, prenderanno decisioni (possibilmente) condivise. La firma in calce all’accordo è arrivata ieri mattina a palazzo Boton, dove il sindaco Paolo Urbani ha accolto i segretari di Cgil Udine, Alessandro Forabosco, e di Cisl Alto Friuli, Franco Colautti, nonché, per rappresentanti dei pensionati Ezio Lenuzza di Uilp Uil e Giancarlo Tabacco di Fnp Cisl. Il documento non si esaurisce in una serie di vaghe linee d’indirizzo, ma individua ambiti e interventi entrando in alcuni casi nel merito di azioni che l’amministrazione comunale sarà chiamata ad attuare nel prossimo futuro. Una per tutte, l’alleggerimento della pressione fiscale sui cittadini. Un obiettivo che è già in cima ai pensieri dell’amministrazione Urbani – non a caso stasera il consiglio comunale darà il via libera alla riduzione dell’Imu sulla seconda casa e le attività produttive – e che sarà ulteriormente perseguito, stando al protocollo, attraverso uno scaglionamento dell’aliquota Irpef. Oggi l’addizionale comunale è fissata allo 0,2 per cento e colpisce tutti i gemonesi allo stesso modo, ad esclusione delle persone che hanno reddito inferiore ai 10 mila euro. In base al protocollo, l’amministrazione Urbani si è impegnata – a monte di una verifica che sarà effettuata in sede ministeriale –, a scaglionare l’Irpef per farla ricadere più equamente sulle spalle dei cittadini. In questo modo: per redditi da 10 a 20 mila euro l’Irpef sarà dello 0,1%, dai 20 ai 28 mila dello 0,2%, da 28 a 55 mila dello 0,3%, da 55 a 75 mila dello 0,4% e oltre 75 mila dello 0,5%. Altra novità introdotte dal protocollo è la costituzione di un tavolo di confronto tra amministrazione comunale e sindacato, che avrà scopi di monitoraggio e verifica relativi all’attuazione di quanto previsto dall’intesa, condivisione dei dati conoscitivi relativi alle politiche del welfare e infine definizione e aggiornamento delle priorità in base alle esigenze e risorse disponibili. Il tavolo sarà chiamato in causa anche in sede di redazione del bilancio di previsione per definire gli interventi in favore della popolazione e in particolare per le fasce più deboli. «Oggi più che mai la crisi ci chiede di unire le forze e concertare azioni per il bene comune», ha affermato a margine della firma il sindaco Urbani ringraziando per la disponibilità dimostrata il sindacato, che dal canto suo ha sottolineato l’importanza del protocollo siglato a Gemona indicandolo quale modello da seguire anche in altri Comuni.