UFFICI POSTALI, LA CISL SOLLECITA L’INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI
Malgrado la trattativa sia quasi conclusa continuiamo a sollecitare un impegno delle istituzioni locali: Comuni, Provincia e Regione intervengano concretamente nella vicenda degli uffici postali. All’indomani del tavolo con Poste Italiane, in cui si è nuovamente discusso di chiusure e razionalizzazioni – Slp Cisl e Cisl Alto Friuli ribadiscono il loro appello agli amministratori locali – Regione in primis – affinché contribuiscano a mantenere sul territorio un servizio fondamentale per i cittadini, specialmente della montagna.
Il piano di ridimensionamento prospettato dall’Azienda – si legge in una nota sindacale – sarà totalmente reso operativo dopo l’incontro che presumibilmente si terrà entro il 21 novembre prossimo. In quella riunione si verificherà la possibilità di ridurre i tagli decisi, nel caso sopraggiungano nuovi interventi economici. IL 21 dicembre, infine, si definiranno le ricadute occupazionali. E’, dunque, corsa contro il tempo – fa sapere la Cisl – che spinge per una forte mobilitazione di soccorso. “Per quanto ci riguarda – spiega per la Slp Cisl il segretario Domenico La Rocca – già a luglio scorso avevamo abbandonato il tavolo di trattative, giudicando inaccettabili i tagli e chiedendo che fossero percorso altre strade a salvaguardia dei presidi postali”. La ferma decisione della Slp, accanto alla sensibilizzazione della politica rispetto alle chiusure portata avanti in collaborazione con la Cisl AF, ha di fatto modificato un piano fortemente penalizzante per il Friuli Venezia Giulia. Oggi ci sono, sebbene molto risicati, ancora spazi di manovra per intervenire. L’auspicio è che le istituzioni facciano la loro parte, con un intervento che non deve essere unicamente rivolto agli uffici destinatari del provvedimento ma anche a quelli salvati in questa tornata, per garantirne il loro servizio in futuro.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
