FAI CISL PORDENONE: ELETTO IL GIOVANE ANDREA MENEGOZ
Si è svolto a Pordenone il congresso della categoria dei lavoratori agricoli
Ancora molto da fare per tutelare gli addetti del comparto.
Crisi alle porto e difficoltà a trovare manodopera
Pordenone, 20 gennaio 2009
E’ Andrea Menegoz, il nuovo segretario provinciale della Fai Cisl, la categoria dei lavoratori del settore agroalimentare, che ha tenuto a Pordenone il suo quarto congresso. Un’occasione, non solo per rinnovare il quadro dirigente, ma anche per discutere dei problemi dei circa 8mila addetti (compresi gli impiegati nella raccolta) della destra Tagliamento.
“Lavoratori, specialmente quelli agricoli – ha commentato il segretario regionale, Gioacchino Salvatore, passando il testimone al giovane Menegoz – per i quali c’è ancora molto da fare sul piano delle tutele, basti soltanto pensare alle forti penalità introdotte dalle nuove norme sui voucher”, buoni, che non prevedono limiti di orario, che al datore di lavoro costano 10 euro, ma al lavoratore fruttano solo 7,50 euro, mentre 2,50 euro sono destinati alle spese per la gestione separata dell’Inps, ovvero una “cassa” che non dà diritto ad alcuna prestazione: né alla maternità per le donne, né alla malattia, né alla disoccupazione, né tanto meno alla contribuzione per la pensione futura.
Tuttavia, sul tavolo ci sono anche altre partite importanti, secondo la Fai pordenonese: dalla lotta al lavoro nero (incrementato proprio dal sistema dei voucher) alla stabilizzazione dell’occupazione, dalla formazione per garantire la sicurezza dei lavoratori agricoli alla questione previdenziale con la definizione di aliquote generali a carico delle aziende valide su tutto il territorio e l’estensione degli ammortizzatori sociali, rispetto ai quali in Friuli-Venezia Giulia non è ancora stata emanata, con grave preoccupazione dei Sindacati, la circolare applicativa sulla cassa integrazione in deroga. Condizioni, indispensabili anche per riportare all’agricoltura e, soprattutto, negli allevamenti la manodopera di quei giovani che oggi, piuttosto che fare gli avventizi con inquadramento di operaio, preferiscono il lavoro interinale. Un problema sentito specialmente nel settore dell’allevamento, dove ormai gli addetti sono solo extracomunitari, ai quali – sottolinea Salvatore – spesso e volentieri non si garantiscono nemmeno le condizioni minime perché si possano integrare nella nostra comunità”. “In generale – aggiunge il segretario riconfermato – anche nel nostro territorio manca una politica globale del settore, capace di valorizzare le opportunità del territorio”.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl FVg