IN CASSA ANCHE LE SEGRETARIE DEI DENTISTI
Da Il Gazzettino
Sempre più settori della vendita stanno entrando in sofferenza causa la crisi economica in atto. Accanto al comparto del tessile e dell’abbigliamento sono già sei gli studi notarili che in provincia di Udine hanno fatto ricorso alla cassa integrazione in deroga. Un fenomeno allarmante che da un paio di mesi, in Friuli Venezia Giulia, sta riguardando anche le ferramenta, legate al destino del manifatturiero e dell’edilizia, e gli ambulatori dentistici.
Settori che suscitano meno clamore ma ugualmente importanti per il benessere della comunità. Sul tema è intervenuto il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ieri a Trieste per il congresso nazionale del sindacato Fisascat. «I lavoratori del piccolo commercio hanno un unico strumento che è la cassa in deroga – spiega Paolo Duriavig, segretario Fisascat Fvg – che ha una gestione limitata di sei mesi e che non può essere rifinanziata». «Come ha detto Bonanni – prosegue Duriavig – occorre recuperare risorse puntando sulla lotta all’evasione fiscale ripristinando il reato penale per chi evade le tasse. Solo così – conclude – eviteremo un danno enorme per tutta la comunità ma soprattutto per i lavoratori e le aziende».