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L’APPELLO DI CGIL, CISL, UIL: SUBITO UN LUOGO DI COORDINAMENTO

Un grande sit in di tutti i lavoratori, di chi il posto ce l’ha ancora, ma anche delle migliaia di cassaintegrati, dei disoccupati e degli esodati: l’appuntamento lanciato oggi da Cgil, Cisl e Uil della provincia di Trieste è per venerdì prossimo sotto la Prefettura di Piazza Unità (dalle 15.30 alle 18). "Il nostro obiettivo – spiegano per le tre sigle sindacali, Adriano Sincovich, Umberto Brusciano e Claudio Cinti – è quello di tenere alta l’attenzione sul tema del lavoro e sostenere tutte quelle famiglie che oggi non ce la fanno più ad andare avanti". E’, infatti, forte la preoccupazione dei tre confederali rispetto alla situazione economica ed occupazionale in cui versa il territorio. Il mercato del lavoro locale – come emerge anche dall’analisi di Cgil, Cisl e Uil – è segnato da un aumento del tasso di disoccupazione generale che passa dal 4,5 al 6,1, interessando in particolare i giovani fino a 24 anni, per i quali il tasso di disoccupazione supera il 30%. Lo scarto tra avviamenti al lavoro e cessazioni supera le 3mila 800 unità; l’uso degli ammortizzatori sociali è in costante aumento: circa 1.500 persone sono entrate nelle procedure di mobilità e la Cassa Integrazione, nelle sue varie forme, ha interessato l’equivalente di 1.000 persone a tempo pieno, cioè almeno 3.000 persone. Continua la riduzione complessiva dello stock degli occupati che rispetto al 2007 (ante crisi) ha raggiunto la cifra del 7.700 unità.
Di fronte ad un quadro del genere, l’appello di Cgil, Cisl e Uil è unanime: occorre attivare sin da subito un luogo di coordinamento entro il quale definire compiti e strategie. Il passo è necessario, soprattutto per contrastare lo "scarso collegamento" oggi esistente tra gli enti di vario grado. Una lacuna pesantissima – per Sincovich, Brusciano e Cinti – che certo non aiuta nè la ripresa, nè l’occupazione, andando ad appesantire ancora di più la giù paralizzante burocrazia. "Abbiamo bisogno – rincarano i tre sindacalisti – di azioni e strumenti concreti per dare risposte immediate, non sotanto per tamponare la crisi, ma per costruire il futuro". Risposte sollecitate anche all’Associazione degli Industriali della provincia, ma anche ad esempio all’Autorità Portuale rispetto alla destinazione del sito della Ferriera. Proprio su quest’ultimo punto focale, per Cgil, Cisl e Uil servono intendimenti chiari: insomma, una volta per tutte, si dica cosa si vuole fare di quell’area, se riservarla ad attività manifatturiere o ad altro. E’ necessario – conclude la nota congiunta delle tre sigle sindacali – che la particolare e straordinaria condizione dell’economia di Trieste abbia la dovuta attenzione nel quadro delle politiche regionali. chiediamo con forza alle istituzionali locali, alla classe politica tutta, un salto di qualità nell’affrontare la situazione non assumendo un atteggiamento di lavoro ordinario perché invece di iniziative forti e strategiche c’è bisogno. E chiediamo anche una maggiore propositività e collaborazione sugli obiettivi, alle Associazioni di Impresa e ai datori di lavoro.

Ufficio stampa Cisl Fvg