ALCATEL, ACCORDO SINDACATI-PROVINCIA DI TS-AGENZIE PER IL LAVORO SUGLI INTERINALI
Siglato i giorni scorsi tra i Sindacati, la Provincia di Trieste e le parti datoriali un accordo per le politiche attive per i lavoratori somministrati Alcatel che non avranno il contratto rinnovato. Dopo il dato positivo dei 100 lavoratori stabilizzati lo scorso anno rimane la preoccupazione per un piano industriale Alcatel che non vede ancora l’attuazione di quel confronto atteso sul futuro degli altri somministrati in forze presso l’azienda di Trieste. Nonostante questo, il punto dell’intesa prevede, per i 150 dipendenti somministrati in esubero, un sostegno mirato nel percorso di ricollocamento. In particolare, da parte della Provincia – spiegano Alessia Degano e Gianni Bertossi, per Felsa Cisl e Nidil Cgil – ci sarà una concreta presa in carico dei lavoratori, anche grazie ad un coordinamento tra la Provincia e le agenzie di somministrazione operanti in Alcatel. Sarà, infatti, la stessa Provincia a svolgere un ruolo attivo, ad esempio, nei colloqui di orientamento, nei percorsi di formazione mirati, nella presentazione di canali per la ricerca del lavoro, ma anche nella verifica delle opportunità offerte dal mercato e nella selezione di eventuali aziende. A supporto dell’ “operazione” si terrà conto anche del fondo formativo bilaterale “Formatemp” dei lavoratori in somministrazione e delle risorse del fondo sociale europeo destinate alla formazione. “Con questo accordo – commentano ancora Degano e Bertossi – abbiamo raggiunto un primo risultato culturale, ovvero evitare la sordina con la quale solitamente passano i mancati rinnovi dei contratti precari. I lavoratori con contratti a termine scaduti e non rinnovati dovrebbero suscitare lo stesso allarme sociale di tutti gli altri contratti che vengono a cessare, mentre purtroppo spesso non è così. L’obiettivo di questa tutela collettiva ottenuta è duplice; spezzare l’associazione che spesso viene fatta tra contratti a termine scaduti ed un epilogo di un destino già segnato, consolidare l’idea che anche i contratti a termine non rinnovati sono tanti drammi individuali che si consumano, sono una perdita sociale ed economica e sono un tema collettivo da affrontare e a cui dare risposte. “Naturalmente quanto pattuito dovrebbe essere la regola e non solo il frutto di un accordo”, aggiungono i due sindacalisti, che anticipano il monitoraggio periodico sull’intesa e sull’andamento delle politiche attive per la rioccupazione.
Ufficio stampa Cisl Fvg