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BLITZ SUI DOCENTI DI SOSTEGNO

Non bastava il blitz con cui Usr e Glip cambiavano unilateralmente, senza alcuna condivisione con il sindacato, i parametri per l'assegnazione dei docenti di sostegno per l'anno scolastico 2011-2012. Oggi – denunciano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, in una nota unitaria – ci risiamo: ancora una volta, e senza confronto, si tenta di incidere sul rapporto tra docenti ed allievi disabili. Già in passato – spiegano per le tre categorie, Natalino Giacomini, Donato Lamorte e Ugo Previti – abbiamo assistito ad un vero e proprio colpo di mano, quando in un documento, tenuto nascosto alle organizzazioni sindacali, furono compressi i parametri relativi all’assegnazione delle ore di sostegno per i casi di disabilità meno gravi, e nel concreto si passò da un rapporto di un docente ogni 2/3 alunni ad 1 ogni 4 alunni, con grave danno per le famiglie che ci informarono dell'accaduto. Naturalmente contestammo fortemente l'intesa sottoscritta, a tutela degli alunni disabili”.
“Oggi – proseguono Giacomini, Lamorte e Previti – veniamo a sapere, senza esserne informati direttamente, di un'intesa tra Usp di Udine e Asl 4 Medio Friuli, e tramite l'Usr trasmessa a tutti gli ambiti provinciali, con cui si mette mano ancora una volta sul rapporto, per altro stabilito da una legge nazionale (104/1992), tra docenti e allievi, questa volta con disabilità grave”.
Se fino ad oggi questo rapporto era di un docente ogni alunno disabile, con l'intesa in questione si provvede ad introdurre una nuova modalità di assegnazione delle ore/posti, suddividendo la disabilità grave in due fattispecie sconosciute: la disabilità grave straordinaria e quella eccezionale, assegnando rispettivamente alla prima un rapporto di un docente ogni due alunni e alla seconda un rapporto di un docente per un alunno. “Il risultato di questo accordo accordo – commentano senza mezzi termini i referenti sindacali – ci sembra un ulteriore intervento per ridurre il supporto didattico, cioè posti o ore, agli alunni diversamente abili in situazione di gravità”. Dunque la denuncia, sia del metodo tenuto, sia del merito, per la grave penalizzazione subita dagli allievi disabili per cui la scuola è un momento fondamentale anche di integrazione, oltre che d'istruzione. “Non si tratta di difendere l’organico – incalzano dal Sindacato – ma il diritto e la garanzia che lo Stato eroga tramite la legislazione a questi alunni. Lo si faccia in modo trasparente, alla luce del sole. Su questo delicatissimo tema la Direttrice Generale dell’USR dovrebbe avere maggior riguardo”. Di qui la richiesta di un incontro urgente sia all’USR, sia alla Commissione del Consiglio regionale competente e agli assessori all’Istruzione e alla Sanità. Perché la questione – per il Sindacato – è di quelle che scotta: l'intesa non solo pregiudicherebbe gli alunni disabili ed il loro diritto all'istruzione, ma contravverrebbe anche ad un chiaro disposto della Corte Costituzionale, disattendendo i parametri previsti per la formulazione delle classi (massimo di 20, ed eccezionalmente 22 alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità e l'invito a non creare classi con più di 20 alunni in presenza di 1 alunno con grave disabilità o di 2 alunni con disabilità non grave). Insomma, si intervenga pure sull'assegnazione delle ore di sostegno (peraltro quantitativamente definita dal Miur e che può essere implementata), ma non in senso restrittivo e coinvolgendo le parti sociali.

Ufficio stampa Cisl Fvg