IDEAL STANDARD, UNA PROVOCAZIONE
Metodi inaccettabili da parte del management di Ideal Standard: la proposta della chiusura dello stabilimento di Orcenico è una provocazione più che una proposta. La nota della Cisl Fvg e del segretario generale Giovanni Fania, sulla decisione odierna non tarda: ci troviamo di fronte all’ennesima banale semplificazione di affrontare la crisi con il ridimensionamento tout curt, spostando i macchinari da un sito all’altro riducendone le attività. Senza un Piano Industriale e l’atteggiamento alla carlona dimostrato, la Ben Capital, proprietaria del Marchio, si conferma completamente disinteressata all’attività industriale prediligendo esclusivamente la parte finanziaria. Con questa linea – prosegue la nota sindacale – non ci sarà futuro in Italia, ma neppure in Europa, per un Gruppo che non crede nella propria mission industriale e che, così facendo, sicuramente soccomberà di fronte alle dinamiche internazionali del settore. La Cisl chiede che venga strutturato al più presto un Piano Aziendale degno di questo nome e che si apra una volta per tutte un tavolo di confronto serio per affrontare i nodi esistenti. I lavoratori e la Cisl credono che ci siano tutte le potenzialità per salvare tutti e tre gli stabilimenti italiani, se l’Azienda ci crede, innovandosi e investendo ed in questo caso sicuramente i lavoratori non faranno mancare il loro impegno.
Ufficio stampa Cisl Fvg