IL TERRITORIO SI MOBILITI PER L’INDUSTRIA
Da Il Messaggero Veneto «Di fronte a questa situazione, abbiamo bisogno che si mobiliti il territorio. Da soli non andiamo da nessuna parte. Chiederemo alle segreterie provinciali di Cgil Cisl e Uil di organizzare una manifestazione per l’industria di questo territorio e su questo chiameremo a raccolta le forze politiche e istituzionali». A parlare è Franco Rizzo, segretario provinciale della Femca Cisl, dopo la doccia gelata giunta con l’annuncio di Ideal Standard, che boccia senza appello il comportamento della multinazionale e le decisioni annunciate. «Hanno precostituito le condizioni per arrivare a dichiarare la chiusura di Orcenico – rimarca Rizzo – e questo è francamente intollerabile. Così come non ci hanno dato la possibilità di competere con gli altri stabilimenti, nè di entrare nel merito delle azioni finalizzate a ridurre i costi. Non possiamo accettare la chiusura di questo stabilimento e credo che nessun sindacato si siederà al tavolo con Ideal Standard se questa non ritirerà la propria decisione». Dopo quattro anni di contratti di solidarietà che hanno sì congelato i 650 esuberi su 2.000 dipendenti annunciati nel 2009, ma hanno anche significato sacrifici per i 450 lavoratori di Orcenico, «se l’azienda pensa di liquidare così la questione, si sbaglia». «Inaccettabile l’annuncio di voler chiudere uno stabilimento – rincara Giuseppe Pascale della Filctem Cgil -. Secondo noi ci sono le condizioni per mettere lo stabilimento di Orcenico in sicurezza, iniziando dall’accordo di programma che per primi abbiamo firmato a Pordenone salvo poi registrare il totale disimpegno dell’azienda. Faremo tutte le iniziative possibili e immaginabili per ribaltare questa situazione». «Era nell’aria, inutile negarlo – interviene Maurizio Sacilotto, Uiltec Uil – ma da condannare fermamente è il metodo. Oggi ci vengono a proporre la chiusura di uno stabilimento senza proporre alternative… Non ci stiamo. Davvero la “cura” per Ideal Standard sta nel lasciare a casa 450 lavoratori? Non è accettabile». Di proposta «irricevibile» parlano anche i coordinatori nazionali di Filtcem, Femca e Uiltec, che hanno proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero di cui le prime otto serviranno per bloccare la piattaforma logistica di Brescia che sarà presidiata venerdì dai lavoratori di Orcenico (che già oggi sciopereranno e si riuniranno in assemblea), lunedì da quelli di Trichiana e martedì dai lavoratori di Roccasecca. Trancianti le dichiarazioni dei segretari provinciali di Cgil Cisl e Uil, Giuliana Pigozzo, Arturo Pellizzon e Roberto Zaami, per i quali «quel che è avvenuto al ministero dello Sviluppo economico è il segno di una classe imprenditoriale spregiudicata incapace di guardare al bene comune e che considera l’impresa solo come elemento da spremere e gettare. Non è accettabile che si trattino on questo modo centinaia d lavoratori e istituzioni che si sono prodigate in questi anni per superare la crisi. Nei prossimi giorni – promettono – attiveremo tutte le iniziative necessarie per ottenere un ripensamento di Ideal Standard sul destino dello stabilimento di Orcenico»