DECRETO SCUOLA, SI VA NELLA GIUSTA DIREZIONE
"Attendiamo naturalmente di vedere il testo definitivo, ma se le anticipazioni fossero confermate saremmo certamente di fronte a un buon provvedimento: non risolutivo di tutti i problemi che si sono via via accumulati nel tempo, ma senz’altro la direzione di marcia è quella giusta". Il segretario dela Cisl Scuola Fvg, Donato Lamorte commenta così a caldo i provvedimenti resi noti ieri dal Governo. "Niente tagli, e già questo è un dato significativo, e un’attenzione che ci sembra più convinta su aspetti che incidono sul pieno esercizio del diritto allo studio – commenta ancora Lamorte, che indica nel nuovo piano triennale di assunzioni (circa 69mila), nel consolidamento dei posti di sostegno (circa 26mila), nella conseguente stabilizzazione del lavoro (circa 16mila del personale Ata) e in qualche risorsa in più per la formazione le risposte concrete a problemi per i quali si invocano da tempo soluzioni.
Bene – per la Cisl Scuola Fvg – anche aver rimesso mano alle norme sul dimensionamento: "Ci auguriamo che di concerto con le Regioni si arrivi finalmente a superare il controsenso delle scuole senza dirigente e senza direttore". Sui dirigenti, è apprezzabile la scelta di prevedere un reclutamento analogo a quello di tutta la dirigenza pubblica; dopo le non esaltanti esperienze di questi anni, affidare le procedure alla Scuola Superiore di Amministrazione è senz’altro decisone opportuna, così come la possibilità di esonerare i vicari nelle regioni in cui il mancato completamento dei concorsi determina un alto numero di scuole in reggenza. Soluzioni diverse che erano state ventilate avrebbero innescato prevedibile contenzioso e alimentato inopportune aspettative.
Non mancano però i motivi di perplessità, rispetto ad alcuni passaggi che andranno attentamente valutati per le implicazioni che hanno sulle prerogative contrattuali: "Ci riferiamo alle parti che toccano l’orario di lavoro del personale (attività di orientamento) o alla sessione negoziale che dovrebbe precedere il varo del piano triennale di assunzioni".
"Che si aprano tavoli di negoziato ci va benissimo – conclude Lamorte – ma nessuno pensi di farne il luogo di ratifica di decisioni già prese. Ai tavoli negoziali si discute, ci si confronta, insieme si prendono le decisioni".
Ufficio stampa Cisl Fvg