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CASO TELECOM, LA FISTEL CISL CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE

Il passaggio del controllo di Telco nelle mani di Telefonica rappresenta un ulteriore impoverimento del tessuto industriale del Paese. L’Italia diventa sempre di più periferia d’Europa perché i centri decisionali di importanti aziende strategiche del Paese vengono cedute nell’indifferenza generale del Governo, degli Imprenditori e dell’Opinione Pubblica.
Il Sindacato, la FISTel – Cisl e i lavoratori di Telecom sono pronti alla mobilitazione.
Nelle prossime ore la nostra Confederazione attraverso il Segretario Generale, inviterà le altre OO.SS., a chiedere un incontro urgente al Presidente del Consiglio per verificare i contorni dell’operazione e la difesa degli interessi strategici del Paese, gli investimenti e l’occupazione dei circa 50.000 lavoratori.
Riteniamo imbarazzanti le dichiarazioni di Bernabe’ quando replica ai vari commenti sull’operazione Telecom dicendo che l’Azienda non diventa spagnola, ma cambia solo l’assetto di Telco. Ricordiamo a Bernabè che Telco ha il controllo della maggioranza di Telecom e quindi gli spagnoli decideranno le sorti dell’azienda!!
Ormai lo scenario di Telecom è facilmente prevedibile.
Potremmo dire senza essere smentiti che l’operazione rappresenta un grande affare per un Gruppo, come Telefonica, che ha un indebitamento di circa 60 mld .
Con questa operazione, se non corretta con la mobilitazione dei lavoratori e con l’intervento del Governo, porterà alla fusione tra Telefonica e Telecom e si assisterà alla vendita di TIM Brasile, di Telecom Argentina, si replicherà l’esternalizzazione del Customer Care sul modello Telefonica e inizieranno una serie di sinergie che non giustificano più le attività CORE come l’Informatica, i servizi al cliente, gli acquisti e tutte le funzioni di una Azienda autonoma.
Se a questo aggiungiamo lo scorporo della Rete, che a questo punto, per salvaguardarne gli interessi nazionali troverà anche il sostegno del Governo, avremo una Telefonica-Telecom che in Italia è interessata solo al business dei clienti fisso, mobile, internet e al loro fatturato. Telefonica non sarà interessata ad alcun investimento se non indirizzato allo sviluppo del business commerciale.
Per la FISTel – Cisl urge un incontro tra Governo, Azionista e Sindacato per verificare quale piano industriale accompagna questa operazione e come viene individuato il perimetro di Telecom, gli investimenti e come viene tutelata l’attuale occupazione.
La FISTel – Cisl la prossima settimana convocherà il coordinamento nazionale di Telecom per aprire un approfondito dibattito con i lavoratori per avviare una grande mobilitazione unitaria per salvare il destino delle Telecomunicazioni in Italia e dei circa 50.000 lavoratori.

La Segreteria Nazionale