CISL DI TRIESTE: ELETTA LA NUOVA SEGRETERIA, RICONFERMATO BORDIN NELLA CARICA DI SEGRETARIO GENERALE
Trieste, 23-2-2009
A seguito del consiglio generale di giovedì scorso e dei lavori del congresso, è stato eletto ufficialmente il segretario generale della Cisl di Trieste.
Luciano Bordin è stato riconfermato, dunque, alla guida del Sindacato giuliano. Con lui in segreteria, Maria Teresa Bertelli, Fabio Kanidisek, Emanuele Laterza.
COMUNICATO STAMPA
XII congresso della Cisl giuliana: Luciano Bordin verso la riconferma
TRIESTE: GRANDI POTENZIALITA’, MA MANCANO SINERGIE E INVESTIMENTI
La segretaria nazionale Anna Maria Furlan: “Rimettere al centro lavoro ed economia reale”
Trieste, 17-2-2009
La due giorni congressuale della Cisl di Trieste, giunta ormai alle battute finali (questo pomeriggio si voterà), vede Luciano Bordin verso la riconferma a segretario generale. Ed è proprio Bordin a tracciare un bilancio dell’attività sindacale e non solo. Bene la prima, con la Cisl che a Trieste continua a crescere con i suoi oltre 14.300 iscritti, per i 2/3 lavoratori attivi; bene, ma si potrebbe fare di più, invece, sul fronte della città e della provincia.
“Le potenzialità – ha commentato Bordin nella sua relazione introduttiva – ci sono tutte, a partire dalla capacità economica e dalle conoscenze scientifiche e tecnologiche, eppure il nostro territorio continua a soffrire di un certo immobilismo”. E’ preoccupata la Cisl: l’ultima grande azienda impiantata a Trieste “è sempre la solita Pasta Zara” che risale ai primi del Duemila. “E’ vero – spiega Bordin – l’occupazione è aumentata grazie al buon andamento delle realtà presenti sul territorio (basti pensare alla Wartsila), ma il calo degli ordini già avvisati nei settori metalmeccanico, siderurgico e cartaio, potrebbe portare ad una significativa contrazione dell’intero sistema”.
Già, nell’ambiente sindacale, si parla di oltre 500 persone con contratti a termine che non verranno rinnovati: lavoratori che, dunque, si ritroveranno fuori dal mercato del lavoro e senza la tutela degli ammortizzatori sociali.
“Quella che manca – commenta il segretario uscente della Cisl giuliana – è a parer nostro una regia unica, un sistema sinergico concreto che permetta di relazionare tutti i tasselli positivi del nostro territorio”. Innanzitutto, dunque, una sinergia tra gli investimenti pubblici e privati, a partire dalle infrastrutture: porto e trasporto ferroviario, oggi inadeguati alle istanze di sviluppo della città.
Ragionare a compartimenti stagni è un rischio enorme che la provincia sta correndo, ad esempio, sul fronte del trasferimento tecnologico che, malgrado la presenza di centri di ricerca d’eccellenza e l’altissima concentrazione di “teste”, non riesce ad essere soddisfacente; oppure su alcune partite ancora irrisolte come la questione delle bonifiche che se chiarite, farebbero da volano all’industria e all’intera economia territoriale, o, ancora, il settore del turismo che non ha trovato una sua specifica vocazione e che fa registrare una significativa contrazione di presenze, che va recuperata. Senza contare il valore aggiunto che si avrebbe con la realizzazione del rigassificatore.
La fotografia complessiva, dunque, ha luci ed ombre. In questo contesto si pongono la crisi generale, ma anche alcuni strumenti approntati dal Sindacato, a partire dalla riforma del modello contrattuale di recente siglato da Cisl e Uil con tutte le associazioni datoriali e Governo. Temi su cui è tronata anche la segretaria nazionale Anna Maria Furlan, oggi a Trieste per assistere ai lavori di un congresso “ottimo, molto partecipato, ricco di interventi sia di giovani che di donne”. “Dobbiamo – ha detto la confederale . guardare in faccia la crisi economica senza attardarci oltre su quegli interventi di cui il Paese ha bisogno per rilanciare e rimettere al centro il lavoro e l’economia reale”. Interventi come il sostegno al reddito e alla famiglia, ma anche nuovi ammortizzatori sociali, che “in sintonia con gli ultimi provvedimenti adottati con l’accordo Regioni-Governo sulle casse in deroga, amplino la platea dei lavoratori e lavoratrici che ne beneficino”. Ma acconto a questi strumenti – secondo la Furlan – occorrono scelte complessive di sviluppo sia in termini di settore, che di innovazione e ricerca. Un primo passo in questa direzione, ovvero strumento fondamentale per il rilancio, viene dall’accordo siglato sulla riforma del modello contrattuale, che rafforzerà la contrattazione di secondo livello a tutela dei redditi dei lavoratori. “Va segnalata – conclude la segretaria – la grande lungimiranza della Cisl nel creare le condizioni perché tutte le associazioni datoriali sottoscrivessero l’accordo”. “La Cgil – aggiunge – resta isolata avendo optato per una scelta diversa dalla piattaforma unitaria e per una linea che ha poco di sindacale e molto di movimentismo. Poi il monito: per affrontare la crisi e costruire il rilancio del Paese è necessaria la piena responsabilità di tutti i soggetti”.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg