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NON FATE MORIRE MANGIAROTTI

Da Messaggero Veneto «Sarebbe folle che questa azienda vada a morire, ognuno deve fare la sua parte: l’impresa, i sindacati, la politica, Friulia». Questo l’appello che Sergio Drescig, segretario regionale Fim-Cisl, lancia alle istituzioni affinché «la situazione paradossale in cui versa la Mangiarotti spa venga risolta al più presto possibile». Ieri a Sedegliano l’atteso incontro: sindacati, Rsu, segretari Fiom di Trieste e Udine con il neopresidente Andrea Oddi. Il tavolo è stato caratterizzato dalla sua presenza che ha garantito: «Pannellia non chiude, affermazione categorica e precisa, ma di massima – dichiara Drescig al termine dell’incontro – vuol dire che l’azienda ha fatto una integrazione tramite Oddi chiedendo un ulteriore finanziamento per Olingas e il nucleare. Come strategia industriale Pannellia non chiude quindi ma – aggiunge Drescig – se la fideiussione bancaria viene a mancare chiude tutta la Mangiarotti. Un’azienda di spicco per la Regione che per particolarità, eccellenza nel settore nucleare è una delle 4 al mondo; per sopravvivere ha necessariamente bisogno delle banche», ha dichiarato Drescig al termine del tavolo. Il tempo stringe quindi sul caso Mangiarotti spa. E pare che all’estero diano più fiducia che in Italia. La Wuestinghause americana, infatti, a detta delle proprietà Tarcisio Testa e Paolo De Salvio, «ci sta dando credito anche nel senso economico, non a ritmi pieni ma ci tiene sufficientemente alimentati ed è già da qualche mese che ci sta supportando». Ma «Wuestinghause da sola non può farcela e ora chiede le garanzie necessarie ma italiane», sottolinea Drescig. Fiato sospeso quindi per i lavoratori dei 3 stabilimenti di Monfalcone, Pannellia, San Giorgio di Nogaro ancora forse per un mese. Per il destino della Mangiarotti si stanno mobilitando tutti i primi cittadini del Medio Friuli i quali, grazie a un incontro promosso dal sindaco di Sedegliano Dino Giacomuzzi, si incontrano stasera alle 19.30 per fare il punto della situazione soprattutto per quanto riguarda lo stabilimento di Pannellia che, come sopra riportato, il presidente Oddi ha garantito che non viene chiuso, fideiussioni permettendo. «Un momento di verifica e di confronto per sapere quali iniziative intraprendere», afferma Giacomuzzi.