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PALINI&BERTOLI, IN VISTA LA RIPRESA MA RIMANE L’INCOGNITA DEL MERCATO

Da Il Messaggero Veneto Spiragli di luce sulla vertenza della Evraz Palini e Bertoli di San Giorgio di Nogaro. La produzione potrebbe riprendere a ritmo ridotto a gennaio-febbraio, per tornare a regime ad aprile. Intanto la cassa integrazione ordinaria per i 146 dipendenti verrà trasformata in cassa integrazione straordinaria, e grazie a un accordo Abi-Regione verranno bloccate la rate dei mutui contratti dai lavoratori. Ieri pomeriggio, l’ad Scuka e i suoi collaboratori hanno presentato alla Regione il piano di investimento, sulla cui attuazione vigilerà Confindustria Udine. Si ammorbidisce dunque la posizione dell’amministratore delegato della Epb, Dmitriy Scuka, sulla vertenza legata allo stabilimento sangiorgino. Numerosa la presenza dei lavoratori (un’ottantina) ieri pomeriggio, davanti a Confindustria Udine, in occasione dell’incontro tra la proprietà, il sindacato e le Rsu. Presenti anche il direttore di Confindustria Ezio Lugnani, e la responsabile dell’area lavoro Maria Grimaldi. Il temuto momento di tensione all’ingresso in Confindustria di Scuka, passato in mezzo ai lavoratori in presidio, non si è verificato, «anzi il personale dell’azienda si è comportato in modo ineccepibile», ha commentato Francesco Barbaro della Fim Cisl. Va segnalato che in questi giorni i dipendenti della Epb, hanno più che raddoppiato i tesseramenti al sindacato, passando dal 20% al 50% della forza lavoro nello stabilimento di San Giorgio. Sia Maurizio Balzarini della Fiom-Cgil, sia Luigi Oddo della Uilm-Uil, sia anche Francesco Barbaro si dicono «abbastanza soddisfatti per come si sono svolte le cose, anche se restiamo cauti, perchè se con le verifiche di mercato i dati Eurofer di dicembre risulteranno negativi, la buona volontà dimostrata oggi dall’amministratore delegato, resta parola morta. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) – sottolinea Balzarini – la paura che la chiusura diventasse definitiva è stata dissipata, anche se non del tutto, e siamo speranzosi che con i primi mesi del 2014 si possa di nuovo ripartire lentamente con la produzione. Infatti, per la prima volta l’amministratore delegato si è presentato con un budget per avviare la ripresa, ovviamente se i mercati lo consentiranno. Intanto – aggiunge – l’azienda a dicembre terrà un corso retribuito di sicurezza sul posto di lavoro. Scuka ha anche fatto chiarezza sulla nascita del comitato di dialogo: non in contrapposizione al sindacato, ma a completamento». Barbaro,a sua volta, evidenzia che la trasformazione della cassa integrazione da ordinaria a straordinaria, «permetterà al lavoratori di accedere ai lavori socialmente utili. Va detto – dice – che la Epb si è fatta carico di anticipare il pagamento della Cigs. L’amministratore delegato pare abbia preso atto della forte presenza e dell’unità dei lavoratori dell’Epb, forse non si aspettava questa massiccia presenza, e anche della difficile situazione in cui vivono 140 famiglie. Infatti ha dichiarato più volte l’intenzione di far ripartire gli impianti di San Giorgio di Nogaro».