ASSISTENZA AI PRIVATI, CISL CONTROCORRENTE
Da Il Messaggero Veneto Sussidiarietà e sostenibilità: su questo deve puntare, secondo Arturo Pellizzon, chi oggi sceglie di mobilitarsi per un welfare moderno, di rete, capace di generare servizi e qualità. «Il ruolo del sindacato in questo difficile momento crediamo debba essere quello di sostenere e promuovere riforme e cambiamenti necessari, tanto più nel sistema del welfare, e facilitare la chiusura della stagione dell’immobilismo e della difesa ideologica dello status quo che tanto ha contribuito alla crisi sociale ed economica che stiamo vivendo». (m.mo.)
SACILE Nella vicenda che riguarda il Centro diurno per disabili di Sacile la Cisl prende le distanze dalla presa di posizione delle altre sigle sindacali. «Erroneamente – precisa il segretario generale di Podenone, Arturo Pellizzon – è stata riportata la nostra adesione. Per noi, infatti, non c’è nessun allarme per i lavoratori e le famiglie. Colgo l’occasione per approfondire la nostra posizione che si regge su due colonne: mantenere servizi alle comunità e praticare ogni scelta che ne aiuta sostenibilità e funzionamento. Chiarito questo diciamo allora che l’esternalizzazione dei servizi del Centro diurno di Sacile rientra nel quadro di un vasto disegno di ridefinizione dell’offerta provinciale di servizi per le persone con disabilità che come sindacato abbiamo seguito fin dalla sua elaborazione e approvazione». «Da tempo quindi siamo coinvolti in questi temi – continua il rappresentante della Cisl – e certo non si può comprendere “la sorpresa e lo stupore”, visto che è un tema da tempo discusso dal sindacato con scelte largamente annunciate e precisate anche nei loro contenuti operativi. Certo, l’espressione di dissenso rispetto alle scelte tecniche e organizzative è pienamente legittima ma, faccio osservare, la protesta (da noi non compresa viste le premesse da cui ci muoviamo) è tardiva tanto più che la gara per l’affidamento dei servizi scadrà a breve». Secondo il segretario della Cisl, inoltre, anche la contrarietà al progetto appare mal argomentata. L’esternalizzazione del servizio – puntualizza Pellizzon – avviene infatti contestualmente ad una valorizzazione e ad un incremento dell’investimento pubblico sui servizi per la disabilità nel territorio sacilese sia in termini di risorse che di differenziazione dell’offerta. Non vediamo in particolare alcuna ripercussione negativa in termini di occupazione per i dipendenti pubblici né diminuzione stipendiale o di ruoli. Per contro, il recupero di operatori pubblici andrà a rafforzare la rete dei servizi per la disabilità a gestione diretta dell’Ass6 che sono in grave sofferenza (come i nostri delegati testimoniano) e sono state definite in sede di bando di gara garanzie di una transizione monitorata anche assieme ai famigliari verso il nuovo modello di gestione». Quanto al paventato “privato” che dovrebbe subentrare è probabile, secondo il segretario Cisl, sia rappresentato dalla cooperazione sociale o altro ente del terzo settore. «Certo – sottolinea – non si tratta di enti pubblici ma comunque di soggetti di fondamentale rilevanza per le politiche sociali, interlocutori privilegiati delle amministrazioni locali e regionali al punto da essere destinatari in larga parte dei fondi di investimento per la rete delle strutture semiresidenziali e residenziali per persone con disabilità». «Per tutti questi motivi – conclude Pellizzon – la Cisl non ritiene di suscitare allarmi nei cittadini e nei lavoratori né di chiedere rallentamenti o sospensioni di processi di riforma necessari per garantire un welfare adeguato ai rischi, questi si veri e gravi, che l’immobilismo si sommi alla crisi delle finanze locali, finendo per non lasciare altra soluzione all’amministratore che il taglio dei servizi senza alternative».