LEGGE DI STABILITA’, PROSEGUE LA PROTESTA DI CGIL, CISL E UIL. IL 14 MOBILITAZIONE
"I sindacati confederali si mobiliteranno ancora contro la legge di stabilita’ e non si tratterà solo di tre giorni di volantinaggio, ma significhera’ sfidare il governo". Ha spiegato così il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni (video) la decisione assunta dagli Esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil (Il Documento Unitario) riunitisi oggi a Roma – di proseguire la protesta contro le misure del governo, con un’azione di informazione alla cittadinanza e manifestazioni regionali il 14 dicembre. "L’obiettivo – ha detto Bonanni, – e’ fare proposte e discutere, posto per posto, per influenzare il dibattito"
"Il sindacato intende quindi rilanciare le sue proposte di riduzione del carico fiscale e di taglio agli sprechi e contrastare misure che vanno a colpire lavoratori e pensionati. Sono rimasto sconcertato dell’indegno balletto fatto dai gruppi parlamentari sulla rivalutazione delle pensioni" ha detto il segretario generale della Cisl a proposito del ritiro dell’emendamento al ddl di stabilita’ che rivalutava completamente i trattamenti fino a 2.000 euro lordi e prevedeva un contributo di solidarieta’ oltre i 90.000 euro. ”E’ poco responsabile partire annunciando interventi sulla rivalutazione e poi fare marcia indietro. Significa seminare sfiducia tra la gente. Il governo deve rispondere con chiarezza e il parlamento non puo’ fare il gioco delle tre carte" ha aggiunto giudicando parte della classe politica "irresponsabile", parte dedita al "populismo", parte allo "spreco" e una "esigua parte che non ha il coraggio di fare i passi per imprimere un’andatura diversa all’economia".
Quanto alla disponibilità espressa dal premier Letta ad avviare un rapido confronto per inserire nella legge di stabilità il meccanismo chiesto dalle parti sociali di destinare automaticamente le risorse recuperate dal taglio alla spesa e dalla lotta all’evasione alla riduzione del cuneo fiscale: "Non dobbiamo sottovalutare- ha detto Bonanni – la presa di posizione del presidente del Consiglio, che non ha parlato di cose generiche ma ha dato risposta alle recenti richieste del sindacato. Da Letta ci aspettiamo indicazioni sulla sua proposta, bisogna collegare automaticamente alla riduzione delle tasse di lavoratori e pensionati quanto recuperato dalla spending review, dalla lotta all’evasione fiscale e noi diciamo anche dalle rendite finanziarie. Il governo si prenda la sua responsabilita’ di presentare un emendamento alla Camera in questo senso, l’impegno del sindacato e’ di verificare quanto affermato dal premier, nelle prossime ore sul campo". ha concluso.
Presenti all’incontro oltre ai segretari confederali delle tre organizzazioni, Bonanni, Camusso, Angeletti, quelli regionali e di categoria e i segretari delle aree metropolitane.
"L’obiettivo e’ di "fare cose diverse da quelle tradizionali" – ha sottolineato il Segretario generale della Uil, Luigi Angeletti – per conquistare il consenso andando oltre lo strumento dello sciopero che in questo caso si dimostrerebbe limitato".(…) "Per far cambiare idea al mondo politico l’unico modo e’ far sentire il peso dell’opinione pubblica. Qualsiasi governo, anche questo, non e’ in grado di reggere avendo contro la stragrande maggioranza non dei sindacati ma dell’opinione pubblica. Per questo la mobilitazione deve raggiungere contemporaneamente tutta la cittadinanza- conclude Angeletti ricordando che "in gioco e’ il destino economico del Paese".
"C’e’ la necessita’ di aprire il confronto col Governo e il Parlamento, ma non smobilitiamo, – ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso – perche’ l’obiettivo resta far crescere la domanda e ridurre il peso della tassazione sul lavoro. Il messaggio al governo quindi e’ di grande determinazione, perche’ se il risultato non sara’ raggiunto nella legge di stabilita’, noi continueremo a mobilitarci. Occorre fare presto perche’ il tempo non e’ una variabile indipendente, ogni giorno perdiamo posti di lavoro e questo crea sfiducia e soprattutto cresce l’idea che non si possa piu’ uscire dalla crisi".