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RIPARTIRE DAL TERRITORIO, TROPPE LE OCCASIONI PERSE

Un bilancio amaro, quello di fine anno, tracciato questa mattina dalla Cisl di Trieste Gorizia, che ha riunito il suo consiglio generale alla presenza della nazionale Anna Maria Furlan. Un bilancio fatto di tante preoccupazioni, ma anche di una ferma certezza: non ci si può più permettere di rinunciare alle occasioni che si presentano sul territorio. “Non di certo – chiarisce subito il segretario Umberto Brusciano – ad un imprenditore disposto ad investire 20 milioni per bonificare un sito industriale oggi inservibile; ma nemmeno a tutte quelle iniziative economiche bloccate o ricattate da piccole lobbies convinte che possiamo fare a meno anche dei capitali esteri”. Senza contare – si legge in una nota del Sindacato – quanto male hanno fatto, e continuano a fare, i campanilismi, purtroppo ben presenti sul territorio. “Non possiamo più pensare – chiarisce Brusciano – di poter sopravvivere con un’economia di confine che non esiste più, né tanto meno di farcela da soli. Abbiamo molti punti di forza, ma dobbiamo iniziare a sfruttarli meglio”. Così – per la Cisl – aprendo agli investimenti anche esteri, ad esempio nel turismo (vedi Grado), ma anche nel comparto manifatturiero, che ha perso pezzi importanti e che va assolutamente sostenuto pena l’impoverimento complessivo del mondo del lavoro e del tessuto sociale. Il tutto tenendo a mente che non c’è più tempo da perdere, come conferma la povertà sempre più diffusa e che ormai ha intaccato anche il cosiddetto ceto medio. Se per la Cisl di Trieste Gorizia è, dunque, dal territorio che bisogna partire con rinnovato slancio, l’azione locale non può prescindere da un nuovo quadro di riferimento. “Servono le riforme istituzionali – rincara Brusciano – che non significano solo chiusura delle Province, ma aggregazione dei Comuni, delle competenze, dei trasporti e dell’energia in modo da costruire filiere decisionali snelle e garantire la contrazione dei costi e parallelamente un sensibile miglioramento dei servizi”. Di qui l’appello alla politica, e nel rispetto del mandato conferito dai cittadini, a fare delle scelte concrete in questa direzione, oltre che sul fronte della tassazione che sta mettendo in ginocchio lavoratori, pensionati ed imprese”.
“Ci auguriamo – conclude il segretario cislino – che su questi temi che sono di interesse comune ci sia la convergenza delle forze politiche; altrimenti il rischio è che alla prossima tornata elettorale la politica stessa venga delegittimata nel caos più totale”.

Ufficio stampa Cisl FVG