ACCORDO IAL, E’ SODDISFAZIONE. DANNOSE LE POLEMICHE
E’ soddisfazione in casa della Cisl Scuola del Friuli Venezia Giulia per il risultato ottenuto nel corso dell’assemblea dei lavoratori dello Ial. L’80% dei voti favorevoli dimostra, infatti, che la bozza di accordo sulla solidarietà prescritta dalle organizzazioni sindacali, è stata capita dai lavoratori nella sua portata di tutela e salvaguardia. "Siamo di fronte ad un risultato importante – afferma il segretario della Cisl Scuola, Donato Lamorte, rispondendo anche alle sterili polemiche della Cgil – perchè scongiura il licenziamento di 43 persone e al tempo stesso apre la via alla riqualificazione dello stesso personale". "Pur con un sacrificio economico – aggiunge il sindacalista, che rappresenta sotto la sua sigla la buona parte dei dipendenti (ben il quintuplo rispetto alla Cgil) – la stragrande maggioranza dei lavoratori ha individuato, così come sostenuto sin dall’inizio della trattativa dalla Cisl Scuola, il contratto di solidarietà difensivo come la via maestra per salvaguardare i posti di lavoro e tenere tutti attaccati all’azienda". "Naturalmente – prosegue Lamorte – seguiremo con grande attenzione lo svolgimento e l’applicazione del contratto, garantendo che venga rispettato dalle parti. Si tratta di un buon accordo che non solo tutela i lavoratori, ma, come previsto dal dettato, permette al contempo la riqualificazione e formazione del personale anche ai fini della docenza". La Cisl Scuola – prosegue la nota della categoria – già i prossimi giorni al tavolo delle trattative, si adopererà sulle indicazione date dell’assemblea di rimodulare le tabelle relative alle figure professionali maggiormente penalizzate dall’articolazione della solidarietà". "Il resto – tuona Lamorte – è pura demagogia che non fa gli interessi dei lavoratori perchè senza la firma del contratto di solidarietà 43 persone sarebbero state mandate a casa. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire". Quanto al contratto – conclude il segretario della Cisl Scuola – è un contratto modello, che salvaguardia ferie e produttività maturate e riduce al minimo la perdita di salario. Un esempio? Il livello più basso che percepisce 1400 euro lordi mensili, ne prenderà 1250, lavorando solo tre giorni alla settimana: chi abbaia alla luna è evidente che non ha argomenti".
Ufficio stampa Cisl FVG