All’indomani delle dichiarazioni della Provincia sulla riorganizzazione LA CISL DELL’ALTO FRIULI CHIEDE RASSICURAZIONI
Il segretario, Franco Colautti: “Preoccupati per il futuro della montagna”
Preoccupano le dichiarazioni rilasciate i giorni scorsi dalla Provincia in merito al Piano di riorganizzazione dell’Ente e che – a quanto si legge – toglierebbe dalle priorità strategiche la montagna. “In particolare – sottolinea il segretario della Cisl dell’Alto Friuli, Franco Colautti – nella proposta di riorganizzazione dell’apparato burocratico dell’Amministrazione provinciale di Udine non si fa più menzione dell’Area funzionale della montagna”. Una scelta – a detta del Sindacato – che preoccupa e sulla quale si chiedono delle rassicurazioni.
“Come Cisl – ribadisce Colautti – siamo i primi a ritenere che sul territorio montano vi siano troppe teste e che servirebbe una regia maggiormente coordinata per spingere sulla leva di sviluppo e rilancio del comprensorio: tuttavia, la decisione, se confermata, di sopprimere una direzione d’area come quella della montagna lascia sorpresi”. Tanto più se si considera che anche il presidente Tondo in più occasioni sia formali che informali ha ribadito la volontà della Regione di valorizzare il territorio montano, consapevole che esso rappresenta il 50% del Friuli-Venezia Giulia e che investire in montagna significa portare un valore aggiunto ed una ricaduta positiva su tutto il territorio, pianura compresa.
“Vorremmo, dunque – spiega Colautti – capire che intenzioni ha e quali sono i progetti concreti della Provincia sulla montagna e se esistono delle linee strategiche coerenti anche con quelle dell’Amministrazione regionale”. E poco soddisfa quello che è stato definito un “contentino”, ovvero il riconoscimento di un “Servizio Staff” autonomo. “Ci chiediamo – conclude Colautti – che cosa significhi e che autonomia potrà avere”. La Cisl dell’Alto Friuli attende, dunque, risposte chiare.
Maria Teresa BAZZARO
Ufficio Stampa Cisl FVG