COVID-19 E LAVORATORI AUTONOMI: QUALI RIPERCUSSIONI?
COVID-19: quali ripercussioni e quali possibili soluzioni per i lavoratori più deboli?
L’emergenza legata a COVID-19 rischia di avere alcune ripercussioni anche sul lavoro in somministrazione, oltre che su lavoratori autonomi ed atipici, in Friuli-Venezia Giulia. FeLSA CISL FVG è in costante contatto con i principali operatori del settore somministrazione sul nostro territorio.
“Al momento, le informazioni raccolte ci consentono di poter rassicurare la maggior parte dei lavoratori attualmente in forza sul fatto che il “coronavirus” non avrà ripercussioni maggiori di qualche giorno di chiusura, gestito attraverso l’utilizzo di ferie pregresse. Stiamo comunque verificando dove sia necessario attivare strumenti diversi, laddove si prevedano sospensioni maggiormente prolungate” riporta il Segretario Generale Tommaso Billiani. A livello nazionale è stato concluso un accordo tra FeLSA CISL – NIdiL CGIL – UILTemp e Assolavoro con il quale sono stati stanziati 10 milioni di euro per l’attivazione del TIS (Trattamento integrativo salariale) in deroga a carico del Fondo di solidarietà di settore. “Da comprendere, invece, quali saranno gli effetti nel medio e lungo termine delle vicende di questi giorni; innanzitutto ci saranno certamente minori avviamenti al lavoro” conclude Billiani.
Se con questi primi interventi si potrà dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori somministrati, resta ancora grave la situazione delle altre figure di lavoro atipico, dei collaboratori parasubordinati e delle partite IVA, anch’esse rappresentate dalla FeLSA CISL. Per questo, unitamente a NIdiL CGIL e UILTemp, sono state formulate alcune proposte al legislatore nazionale in per estendere misure ed ammortizzatori anche a questi lavoratori.
Tali proposte sono disponibili al link: à https://www.felsa.cisl.it/news/read/coronavirus-felsa