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VERTENZA BCC; I SINDACATI NON TRATTANO SUL PREMIO

Da Il Messaggero Veneto Lo scontro interno alle banche di credito cooperativo sta assumendo i contorni di una questione di principio più che di contenuto. Le sigle sindacali, e la Fiba Cisl in particolare, non sono disposte a trattare sull’entità del premio di risultato e denunciano la volontà di voler azzerare il ruolo del sindacato all’interno delle Bcc. Per questo il segretario generale della Fiba Roberto De Marchi, conferma le due giornate di sciopero, il 3 e il 17 marzo, rigettando le proposte fatte dalle banche di credito cooperativo del Fvg. Queste ultime, proprio sul premio di risultato, sono disposte a concedere 1,4 milioni di euro, la metà di quanto accordato finora. Per i dipendenti ciò significa ricevere un incentivo annuo non più di 2 mila euro ma di mille euro. «Ciò che chiediamo – afferma De Marchi – è avere un contratto dignitoso, alle stesse condizioni dei nostri colleghi delle altre regioni e degli altri istituti bancari. Il sistema cooperativistico del Fvg ha disdetto unilateralmente il contratto integrativo, peraltro dopo due anni di super attività, senza un motivo serio. Crediamo che ci siano le condizioni per poterlo rinnovare con i requisiti validi fino a oggi. Siamo consapevoli delle condizioni di difficoltà generale, e proprio per questo non abbiamo chiesto nulla di aggiuntivo». La congiuntura negativa, nel 2012, ha portato a un calo di oltre 400 unità dei bancari del Fvg, con il totale degli addetti che è sceso sotto quota 7 mila (1.500 dei quali operano all’interno delle Bcc). Il rappresentante della Fiba Cisl ritiene che il credito cooperativo dovrebbe riservare maggiore rispetto alle risorse umane, proprio perché tra i suoi obiettivi primari non c’è il profitto a tutti i costi. «I dipendenti sono considerati come numeri – chiarisce De Marchi – e purtroppo le banche di credito cooperativo del Fvg preferiscono investire nell’apertura di nuove filiali piuttosto che nelle risorse umane». Facendo riferimento alla due giorni di sciopero, il sindacalista precisa: «Ci aspettiamo un ripensamento da parte dei vertici delle Bcc per tornare a trattare attorno a un tavolo».