LATTERIE FRIULANE, ATTESE PER INCONTRO AL MINISTERO
Domani 11 marzo è convocato presso il Ministero del Lavoro in Roma il tavolo per l’esame congiunto previsto dalla normativa per l’attivazione della CIGS e Sabato 15 marzo l’Assemblea dei soci di Latterie Friulane, con all’ordine del giorno la sua messa in liquidazione volontaria.
La FAI Cisl ribadisce fin d’ora la sua contrarietà alla messa in liquidazione di Latterie
Friulane e non accetta nessun ricatto da parte del Cda in questo momento delicatissimo della vertenza, come di chi favorisce con le proprie azioni ed i propri comportamenti tale scelta.
La FAI CISL ritiene che la posta in gioco sia troppo alta per pensare che ‘la volontà della messa in liquidazione volontaria’ sia solo un bluff o una forzatura del Presidente Rossi e del CdA.
La FAI Cisl è sempre stata consapevole, conoscendo gli ‘attori’, che questa possibilità
potesse concretizzarsi e che tutti noi, Lavoratrici-Lavoratori ed Organizzazioni sindacali, stiamo correndo rischi reali:
la perdita di tutti i 185 posti di lavoro;
la perdita di mesi di ammortizzatori sociali;
la perdita di integrazioni al reddito, a cui Latterie sarebbe disponibile.
La FAI CISL ritiene che il lavoro fin qui compiuto, anche grazie al Vice Presidente della regione FVG Sergio Bolzonello, abbia ridisegnato i confini iniziali e possa dare buoni risultati, ovviamente quelli possibili:
– gli esuberi inizialmente erano 100, mentre oggi si ragiona su 89 unità a scendere, visto che è in discussione una disponibilità per una nuova linea jogurt;
– la Cigs garantirebbe 12 mesi in più rispetto al contratto di solidarietà, non più attuabile, (cioè 12 + 12 mesi = 24 mesi se nei primi 12 la platea della forza lavoro si riduce del 30%) ;
– l’integrazione economica alla Cigs per tutti: primo caso in provincia di Udine;
– la disponibilità di incentivo all’esodo al momento dell’uscita.
La FAI Cisl aveva dato la sua disponibilità, qualora fosse stato necessario, a firmare la CIGS purchè non si arrivasse a mettere in liquidazione Latterie Friulane, ma Granarolo, al di là delle scelte della Dirigenza di Latterie Friulane, ha esplicitamente richiesto un accordo condiviso di tutti, togliendo di fatto alla FAI e alla CISL la possibilità di esercitare la propria responsabilità con un accordo separato.
La FAI CISL invita tutti a riprendere il confronto e a essere presenti al tavolo nazionale di domani 11 marzo, insieme alle Segreterie nazionali, per permettere un futuro al sito produttivo di Campoformido ed una possibile soluzione anche per il sito di Spilimbergo.
La FAI CISL ritiene indispensabile che Latterie Friulane restino aperte e, successivamente, che la specialità dei suoi prodotti trovino nella rete commerciale e nelle politiche di marketing di Granarolo la più ampia distribuzione possibile. Su questo aspetto fondamentale la FAI CISL sarà sempre vigile e di continuo pungolo.
Claudia Sacilotto
Segretaria generale FAI CISL FVG