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La Cisl Scuola Fvg si rivolge con una lettera aperta ai politici e parlamentari: salvare la scuola del friuli-venezia giulia.

Palmanova, 25 marzo 2009

Al Presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia

All’Assessore all’Istruzione
della Regione Friuli Venezia Giulia

Ai gruppi consiliari
della Regione Friuli Venezia Giulia

Ai parlamentari del Friuli Venezia Giulia

Con la bozza di decreto presentata alle OO.SS. dal Ministro On. Gelmini, il 24 marzo scorso, le scuole del Friuli Venezia Giulia verranno penalizzate sin dal prossimo anno scolastico con un taglio secco di 549 posti di personale docente, cosi suddivisi: 146 posti per la scuola primaria; 247 cattedre per la scuola secondaria di I grado e 156 cattedre per la scuola secondaria di II grado.

Per il prossimo anno scolastico, per la scuola primaria, le famiglie hanno scelto tra le opzioni di 24, 27 e 30 ore di lezione settimanali previsto dalle norme, la stragrande maggioranza le 30 ore settimanali e contestualmente nelle richieste si registra un forte incremento di richieste per il tempo pieno a 40 ore settimanali, dovuto anche al fatto che è stata eliminata la copresenza.

Per la scuola secondaria di I grado, registriamo la conferma incrementale delle richieste del tempo prolungato e per il II grado il mantenimento del numero d’iscrizioni, di contro la diminuzione del monte ore globale dei curricoli che sicuramente affievolirà la qualità dell’offerta formativa e con l’innalzamento del numero degli alunni per classe, le scuole rischiano di restare al di fuori delle norme previste per la sicurezza.

La presente nota che viene inviata agli Onorevoli in indirizzo, intende sollecitare la coerente risposta della politica, in merito alle esigenze emergenti dichiaratamente sottoscritte dalle famiglie della nostra regione, che indicano una precisa scelta didattico-organizzativa.

Tale impostazione della struttura didattica sarà possibile solo a fronte dell’assegnazione di risorse umane congruenti ad assicurare la richiesta tipologia organizzativa. Memore delle parole del Presidente del Consiglio che, nei mesi scorsi, ha fornito ampie e reiterate assicurazioni pubbliche circa la volontà del Governo di garantire ed ampliare l’offerta del tempo pieno e del tempo prolungato – se richiesto dalle famiglie – la CISL SCUOLA del FRIULI VENEZIA GIULIA chiede con forza che la promessa sia mantenuta e che venga garantito per la nostra regione l’organico necessario per rispettare le scelte effettuate dai genitori.

Qualora tali risorse atte a garantire la quantità del tempo scuola liberamente scelto dalle famiglie, la CISL Scuola del Friuli Venezia Giulia, sin da ora si farà promotrice di una forte mobilitazione.

Infine, ricordo alla SS.VV. che la nostra Regione, vanta una situazione orografica che si estende dalla laguna alla montagna e che i suoi comuni, anche se pur piccoli per popolazione, rappresentano specialmente in montagna la difesa della cultura e del territorio. Con i tagli posti in essere dal Ministro sulla scuola statale della regione, inevitabilmente, si creeranno difficoltà oggettive nel riorganizzare il piano dell’offerta formativa e garantire la qualità dell’istruzione. A questo si aggiunge, per quelle funzionanti nelle zone di montagna, deboli nel senso dell’utenza, ma non per qualità, mettono a rischio l’ultimo baluardo di aggregazione democratica e culturale che rimane nella nostra società, considerato che anche gli uffici postali sono soggetti a forti razionalizzazioni.

Certi di un autorevole intervento volto a salvaguardare la centralità della domanda.
Porgendo i più cordiali saluti, restiamo a disposizione.

Il Segretario Generale regionale
(Donato Lamorte)