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SACCA DEI MORERI, FINALMENTE PARTE IL PROGETTO

Via libera – dopo oltre due anni di stop – al progetto immobiliare "Sacca dei Moreri" che vedrà sorgere a Grado (Go) un importante complesso turistico alberghiero, dedicato alla clientela internazionale. Proprio due giorni fa è, infatti, caduto l’ultimo vincolo che teneva in stand by l’opera, ovvero il parere negativo della Sovrintendenza locale, l’ultimo e unico ostacolo alla realizzazione di un polo di attrazione strategico per il territorio e l’intero Friuli Venezia Giulia.
Si è così scansato il temuto pericolo di perdere, come spesso accade purtroppo in Italia, un’opportunità preziosa per il territorio. Decisiva è stata anche l’azione di pressing della Cisl, che – assieme a Cgil e Uil – ha spinto per l’autorizzazione a procedere.
"Siamo di fronte ad un progetto imprenditoriale da 320 milioni, garantiti interamente da capitali estero-privati, e a causa dei comitati del no a priori e soprattutto di una burocrazia disincentivante si è rischiato di lasciarlo al palo – commenta il segretario della Cisl di trieste Gorizia, Umberto Brusciano. “Oggi, con la crisi che sta attanagliando anche il nostro territorio, rinunciare ad un’occasione del genere sarebbe stato folle e irresponsabile, senza contare che così si sarebbe ipotecato il futuro di un’area dalle grandi potenzialità, ma attualmente in grande difficoltà".
Basti, infatti, pensare che nella sola provincia isontina si contano 7mila disoccupati (e altrettanti si stima siano quelli non iscritti nelle liste del collocamento), tra cui molti giovani e donne. La realizzazione di Sacca dei Moreri metterà in circolo più di 700 posti di lavoro "diretti" e qualificati (con punte di 1.100 nell’alta stagione), oltre a tutta la manodopera necessaria alla costruzione dell’opera, che vede, tra le altre, le firme degli archistar Matteo Thun e Andreas Kipar. Il nuovo complesso – che vedrà la luce già nella primavera del 2018 (i lavori partiranno ad ottobre) – porterà sull’isola d’oro 3mila posti letto, tra la parte alberghiera e quella residenziale di lusso, arricchita da negozi promozionali del made in Italy, centri benessere e ristoranti. Senza contare tutte le ricadute anche sulle altre realtà della regione, a partire dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari che subirà un potenziamento certo, con la nuova clientela statunitense ed asiatica attratta dal polo gradese. Per la Cisl, il progetto s’aveva dunque da fare; è una risposta concreta a chi sta cercando lavoro e vuole rimanere sul territorio. "L’economia – incalza Brusciano – si fa sì con l’industria manifatturiera, ma anche con il turismo e noi abbiamo la fortuna di avere dalla nostra una laguna bellissima e, soprattutto, non delocalizzabile".
La vicenda di Sacca dei Moreri, tuttavia è esemplare, lo specchio di un’Italia che deve cambiare marcia: il progetto originario risale addirittura al 1998, e, malgrado ben quattro modifiche apportate da archietetti e paesaggisti internazionali, per oltre due anni è stato bloccato dalla Sovrintendenza e rimesso alle non decisioni di ripetute conferenze dei servizi. Con ricadute pesantissime, sia di credibilità verso gli investitori che hanno già assicurato il capitale, sia economiche per l’impresa gradese Immobiliare Limbara srl, se si considerano i costi delle modifiche progettuali (circa 100mila euro ciascuna) e gli interessi e le tasse sui terreni acquistati.
Bene, dunque, la decisione di ieri, che va a mettere in moto anche l’accordo di programma sull’occupazione siglato i giorni scorsi tra la società e i Sindacati e che prossimamente sarà declinato anche dalle categorie direttamente coinvolte dai lavori, come la Filca e la Fisascat. Il documento stabilisce che la società Immobiliare Limbara srl, nell’affidare i lavori di costruzione, si impegnerà, a parità di qualità nelle prestazioni e di costi, a favorire l’utilizzo di imprese locali e comunque l’impiego di manodopera “regionale”; a farsi parte garante nei confronti delle eventuali ditte subappaltatrici, qual’ora inadempienti, per le competenze dovute alle maestranze di queste ultime; oltre a verificare che le ditte edili appaltatrici rispettino le norme di legge, contrattuali, salariali e di sicurezza sul lavoro. Una volta poi terminata la fase costruttiva, saranno avviati – con il contributo economico della stessa società – corsi di formazione (aperti anche agli iscritti nelle liste di disoccupazione e mobilità della provincia di Gorizia) per preparare il personale necessario alle strutture ricettive e commerciali previste, con il coinvolgimento attivo degli enti formativi regionali e degli istituti scolastici locali. Il progetto – sintetizza Brusciano – da solo non rilancerà l’economia locale, ma rappresenta un tassello fondamentale. Secondo le proiezioni, affidate ad uno studio di consulenza milanese, oltre al personale richiesto ristorazione, servizi, addetti spiaggia, manutenzioni e reparti vendita, si prevede un notevole ritorno economico per l’intera regione in termini, ad esempio, di Iva (5milioni), Imu (926mila euro), Irap (1,9 milioni) e Tarsu (624mila euro).
Mariateresa Bazzaro
DATI PER EVENTUALE TABELLA

I numeri più significativi – Stima degli impatti socio-economici del progetto

INVESTIMENTI:
280 ml di costi costruzione
11 ml di progettazione e pianificazione
15 ml di oneri/opere di urbanizzazione
21 ml di costi per finiture esterne
TOTALE: 327 MILIONI

PREVISIONI PRESENZE:
47mila presenze in hotel
216mila presenze nelle RTA
286mila presenze negli appartamenti
3mila 600 pasti medi al giorno

PREVISIONI CONSUMI
15 ml totali (alimentari)

IMPATTO OCCUPAZIONALE
120 addetti in hotel
42 addetti ristoranti/hotel
82 addetti servizi RTA
45 addetti spiaggia
79 addetti manutenzione e vigilanza
173 commessi di vendita
62 addetti ristorazione
20 addetti spa
58 addetti per noleggi, lavanderie, panifici

TOTALE: 706 ADDETTI

IMPATTO SUL TERRITORIO
5 ml Iva annuale liquidata
926mila euro Imu annuale
1,9 ml Irap annuale
624mila euro Tarsu annuale

Ufficio stampa Cisl FVG