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TASI, I COMUNI AVANTI IN ORDINE SPARSO

Pubblicato su Il Messaggero Veneto
Quando la legge di stabilità 2014 ha istituito la Iuc si pensava che arrivasse una semplificazione: unica tassa, tutto in una rata, massimo due, basta con le file ai Caf e nei vari uffici. Invece la Tasi ha fatto la differenza, con il governo che lascia ai Comuni ampi spazi di manovra, dalle aliquote alle detrazioni, dalle esenzioni alle assimilazioni. Nel verificare, all’interno del sito del ministero delle Finanze, la situazione e le decisioni assunte dai singoli Comuni della provincia di Pordenone in merito alla Tasi «si riscontra – analizza il segretario provinciale Ust Cisl Arturo Pellizzon – che soltanto 6 su 51 (Cimolais, Erto e Casso, Fanna, Sequals, Travesio e Valvasone) devono ancora trasmettere le relative deliberazioni e quindi le conseguenti decisioni. Passata ormai la scadenza di giugno (soltanto Pordenone aveva rispettato questa indicazione), i Comuni devono pubblicare le delibere entro il 18 settembre, se vogliono dare ai loro cittadini la possibilità di pagare le tasse in due rate (ottobre e dicembre), altrimenti si pagherà tutto in un’unica soluzione a dicembre». Intanto, con decreto 6 agosto 2014 dell’assessore regionale alla Funzione pubblica, il termine per la presentazione dei bilanci di previsione è stato ulteriormente prorogato al 30 settembre 2014. «Questo ennesimo rinvio – continua Pellizzon – ci fa temere che, per i cittadini ancora in attesa di delibera, tutto si concentrerà su dicembre». L’esponente di Cisl mette poi in evidenza come, «analizzando il panorama delle delibere, si vede subito quanto esercizio di fantasia ed equilibrio hanno saputo dimostrare gli amministratori locali. D’altro canto ci vuole talento per far quadrare i conti in questa situazione di incertezza e rinvio continuo delle scadenze e per riservare ai cittadini trattamenti equi di imposizione dei tributi come sollecitato dalle organizzazioni sindacali». L’aliquota più bassa sino a oggi riscontrata è quella introdotta da Porcia, 0,6 per mille soltanto per le prime case, con detrazione di 35 euro, la più alta a Maniago, 2,9 per mille per le prime case con detrazione di 75 euro con rendita catastale sino a 600 euro o con Isee sino a 15 mila se la rendita è superiore. Le detrazioni vanno dai 25 euro di Pordenone ai 330 di Claut. Otto i Comuni che introducono detrazioni per i figli: Arzene, Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto, Prata, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento e Zoppola. Di questi, Arzene, San Martino e San Vito riservano le detrazioni soltanto ai figli fiscalmente a carico. A scegliere di esentare i nuclei familiari in base al reddito Isee sono Morsano, Pasiano, San Vito e Zoppola. Azzano Decimo e Cordenons hanno introdotto aliquote diversificate e progressive in base alle rendite catastali. Cinque i Comuni che esentano anziani o disabili residenti in case di riposo: Caneva, Fiume Veneto, Maniago, San Quirino e San Vito.