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RIFORMA SANITARIA. MANIAGO, PROGETTO AL PALO

La riorganizzazione del presidio di Maniago, presentata la scorsa primavera dalla Giunta regionale nell’ambito della riforma sanitaria, oggi risulta ancora al palo. Il progetto, infatti, annunciato come modello esportabile di riconversione e ricollocazione degli ospedali di rete all’interno del sistema ospedaliero del Friuli Venezia Giulia, non decolla, con diversi punti della relativa delibera fermi sulla carta. La denuncia arriva dalla Cisl, che stamani ha riunito gli organismi regionali e territoriali per fare il punto sullo stato dell’arte. Il quadro che ne emerge è preoccupante, malgrado le recenti rassicurazioni rilasciate dall’assessore Telesca. “Premesso che già nel nostro documento presentato le settimane scorse alla Terza Commissione – sottolineano per la Cisl confederale e provinciale, Luciano Bordin ed Arturo Pellizzon – avevamo evidenziato la necessità che prima o contemporaneamente alla razionalizzazione e riorganizzazione degli ospedali di rete, si procedesse alla creazione delle strutture territoriali a supporto dei servizi verso i cittadini, oggi notiamo diverse carenze rispetto al progetto di Maniago”. Carenze evidenziate in una nota della stessa Cisl, a firma anche delle categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati del territorio. “Intanto – spiegano i sindacalisti – il progetto non è monitorato e i dati attualmente disponibili non permettono una puntuale verifica della sperimentazione in atto. Entrando poi ancora più nel merito, tutti i servizi territoriali previsti dalla delibera, come ad esempio gli infermieri di comunità, sono rimasti sulla carta, pur riconoscendo che gli addetti all’ADI e alla riabilitazione stanno rispondendo con professionalità ai bisogni dei cittadini; infine, il ruolo dei MMG, determinante per la realizzazione del progetto e anche punto centrale della riforma, ad oggi non si è realizzato: ne è dimostrazione che i posti letto di prossimità, che nel progetto sono attribuiti ai MMG, in realtà sono ancora gestiti dai medici ospedalieri”. “Di fronte a questo scenario – chiude la nota cislina – sottolineiamo la necessità, al di là della prossima approvazione della riforma, di presidiare il territorio e verificare lo stato di attuazione dei principi contenuti nelle due leggi di riforma che nello specifico si concretizzano con i servizi verso i cittadini”.
All’incontro erano presenti, oltre che Bodin e Pellizzon, anche Luciana Fabbro e Paolo Florean (Cisl Pordenone), Carlo Gerometta, Gianni Santin e Davide Battiston (Fnp Cisl Pordenone) e Nicola Cannarsa (Cisl Fp Fvg).

Ufficio stampa Cisl FVG