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LA CISL FVG INCALZA SU REDDITO DI POVERTA’ E RILANCIMPRESA

Basta alle critiche a priori anche di alcune parti sindacali; spazio, invece, alla concertazione per centrare in tempi rapidi gli obiettivi di cui questa regione ha bisogno: ritrovare competitività, slancio e, soprattutto, lavoro. L’appello arriva dal Consiglio Generale della Cisl Friuli Venezia Giulia, stamani riunito a Udine alla presenza anche del nazionale Luigi Sbarra. Tanti i temi sul tavolo, dal jobs act alla recente elezione del Presidente Mattarella, ma soprattutto uno: mettere in campo tutti gli interventi necessari per uscire da una crisi tutt’altro che superata con un bilancio ancora negativo per l’industria (-4.600 occupati) e oltre 41mila 500 persone senza lavoro.
Dinnanzi ad una crisi generalizzata che interessa da vicino piccole e grandi aziende, interi settori e filiere, la parola d’ordine per la Cisl Fvg resta quella di trovare unità d’intenti e di azione. A partire dagli strumenti approntati dalla Regione. “Occorre aprire – spiega il segretario generale Giovanni Fania – una nuova fase concertativa regionale per sviluppare i programmi di Rilancimpresa e dell’Agenzia Regionale per il Lavoro: due progetti che non vanno criticati, ma semmai accompagnati per velocizzare i tempi e per cogliere i giusti obiettivi”. Tra le sfide prioritarie per la Cisl c’è, in particolare, la riforma dei consorzi, assist fondamentale per il rilancio del manifatturiero. “Non crediamo sia provocatorio addirittura pensare ad un’ipotesi di “Consorzio Unico Regionale” da caratterizzare tramite distretti e filiere sulle caratteristiche, potenzialità e necessità del territorio” – rilancia ancora Fania, indicando come, parallelamente all’iter di Rilancimpresa, vadano sviluppati anche altri temi chiave: infrastrutture, portualità, energia, contrattazione d’area “perché non si possono creare posti di lavoro soltanto con sgravi fiscali”. “Sarebbe poi utile, se non necessario, in una logica di riordino e riorganizzazione del modello istituzionale riflettere pure sull’opportunità di rivedere, anche “spezzandole”, alcune deleghe che concentrano troppe competenze, per poter garantire una migliore specializzazione sulle materie da trattare” – incalza il segretario cislino. Questo anche per evitare una eccessiva concentrazione di responsabilità in capo ad alcune persone.
Tuttavia la Cisl Fvg spinge l’acceleratore anche sulla riforma dell’Agenzia del Lavoro per il governo del mercato del lavoro, per favorire l’incrocio domanda offerta (orientamento), per una migliore gestione delle risorse formative e per avere a disposizione uno strumento che realmente sia a sostegno dell’occupazione e dell’occupabilità. “Siamo di fronte ad una crisi che ha compromesso la tenuta sociale della nostra regione” – spiega Fania, appellandosi al senso di responsabilità di tutti i soggetti chiamati alle decisioni. E proprio perché la situazione appare ancora preoccupante, la Cisl Fvg punta anche al reddito di povertà, come strumento per aiutare le sempre più numerose persone in difficoltà. Il rischio povertà, infatti, riguarda per oltre 100mila persone nella nostra Regione: un dato – rileva un recente studio commissionato proprio dal Sindacato – che non necessariamente si deve sovrapporre alle circa 40mila persone che, oggi, sono senza lavoro in Friuli Venezia Giulia. Il rischio povertà può colpire ed interessare anche figure che, paradossalmente, stanno lavorando (pensiamo ai nuclei familiari con un solo genitore, in particolare se donna, ed uno o più figli con rapporti di lavoro non stabili o ad orario ridotto). A questo proposito – commenta Fania – va rivista e rilanciata l’ipotesi della Giunta Regionale di “Reddito di povertà”: non serve un nuovo ammortizzatore ma serve invece uno strumento che sappia cogliere le istanze di difficoltà delle persone a rischio e che diventi occasione per cercare nuove opportunità”.
I lavori del Consiglio Generale sono stati anche l’occasione per lanciare due iniziative della Cisl: la presentazione di un progetto di legge delega di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale e la revisione delle regole del sistema pensionistico così come modificato dalla ex ministro Fornero. Via libera, infine, all’impegno massiccio di tutta l’Organizzazione in vista dell’ormai prossimo rinnovo delle RSU del Pubblico Impiego, un momento fondamentale di confronto e democrazia per ribadire l’importanza del ruolo della rappresentatività, della rappresentanza e della contrattazione.

Ufficio stampa Cisl FVG