Consiglio Generale della Cisl di Pordenone sul tema de LA RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI.
Si è tenuto oggi, presso la sala del N.I.P. di Maniago, il Consiglio Generale della Cisl di Pordenone su un tema di strettissima attualità: LA RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI.
Alla riunione, introdotta da Renato Pizzolitto, Segretario Generale della Cisl pordenonese, hanno partecipato: Giorgio SANTINI – Segretario Nazionale della Cisl, Paolo ACCIAI e Bruno VITALI rispettivamente della FILCA e FIM Nazionali.
La sala del NIP a stento ha potuto contenere gli oltre 150 delegati presenti, segno delle forti aspettative degli stessi in relazione anche al prossimo avvio dei rinnovi contrattuali.
L’occasione è stata inoltre un’opportunità per fare il punto della situazione sullo stato di crisi che anche l’economia pordenonese in questo momento soffre.
La Cisl esce rafforzata e motivata dalla recente stagione congressuale conclusasi sabato scorso con il Congresso Nazionale. A tutti i livelli emerge che la nostra gente si aspetta proposte e percorsi per raggiungere obiettivi importanti per la vita dei lavoratori e dei pensionati.
La crisi ci impone uno sforzo anche culturale affinché si esca da impostazioni superate e non più rispondenti alla velocità con cui interviene il cambiamento. Tutti insieme si dovrà essere pronti alla nuova fase che porterà a rivedere i nostri stili di vita, all’assunzione delle responsabilità che spettano a tutto il mondo sindacale.
Per la Cisl di Pordenone il ritorno alla normalità con l’uscita dall’emergenza non può prescindere dal rimettere al centro la persona e il lavoro che sono stati sacrificati in questi anni in nome del capitale e del facile guadagno.
Sulla riforma del modello contrattuale il dibattito ha puntualizzato che la CISL si è assunta le proprie responsabilità ed ha sottoscritto con il Governo e le associazioni datoriali l’accordo quadro per la riforma degli assetti contrattuali, esaurito il percorso di trattativa a seguito della piattaforma presentata nel maggio 2008 da CGI, CISL e UIL.
Le principali richieste della piattaforma sono state accolte e quindi per questo si è posta la nostra firma, garantendo un quadro di regole certe per definire la futura contrattazione.
Tutto ciò che viene affermato contro l’accordo sottoscritto è riconducibile alla sola sterile polemica e non è utile agli interessi degli iscritti e dei lavoratori più in generale.
L’accordo sostituisce quanto precedentemente pattuito nel luglio ’93 e che da almeno un decennio si era tentato di cambiare perché non più in grado di rispondere alle nuove esigenze.
Con l’accordo si favorisce Io sviluppo di relazioni sindacali basate sulla negoziazione e la partecipazione dei lavoratori agli obiettivi di miglioramento delle attività delle imprese, dei servizi, della pubblica amministrazione e conferma l’originalità del sistema contrattuale italiano, mantenendo un ruolo importante e definito dal CCNL, sviluppando nel contempo la contrattazione aziendale e territoriale.
Un nuovo assetto contrattuale e il rafforzamento delle relazioni sindacali partecipative assumono un valore ancora maggiore in presenza della grave crisi economica ed occupazionale, di fronte alla quale è necessaria una grande mobilitazione di tutte le risorse disponibili da parte del Governo e delle Regioni per tutelare i redditi dei lavoratori, estendendo gli ammortizzatori sociali a tutti i settori e ai lavoratori precari e per sostenere l’attività economica dei settori e delle imprese e con esse la prospettiva dell’occupazione.
I segretari nazionali Paolo Acciai e Bruno Vitali hanno sottolineato il particolare momento di difficoltà dell’economia che colpisce soprattutto i settori manifatturieri ed hanno sostenuto che ciò non è un buon motivo per non darci regole certe e che rispondano ai cambiamenti del mondo del lavoro, consentendo al sindacato di migliorare le tutele
GIORGIO SANTINI, che dopo l’ampio dibattito ha concluso i lavori, ha messo in evidenza che nelle prossime settimane si renderanno evidenti gli impegni assunti con le controparti nazionali, in primis la Confindustria, e che l’intesa non solo migliorerà il tenore di vita dei lavoratori italiani ma rappresenta anche la risposta più forte per lo sviluppo di politiche industriali incentrate sulla necessità di potenziare la ricerca al fine di rendere maggiormente competitiva l’Azienda Italia.
MANIAGO, 25 maggio 2009 Segreteria UST CISL Pordenone