La CISL Funzione Pubblica Regionale denuncia la gravità della situazione ed una ricaduta pesante sulla qualità dell’assistenza erogata al cittadino ed un aumento del precariato.
In 3.500 senza adeguata formazione nell’assistenza diretta alla persona ma aumentano i posti letto (300 in più)
Su “Il Piccolo” si legge (24.06.09) che la Giunta Regionale approva l’elenco delle case di riposo autorizzate ad operare in FVG e che è previsto un aumento di circa 300 posti letto, salendo a 10732 di cui l’80% per non autosufficienti.
Condividendo il fatto di aumentare i posti per gli anziani nelle case di riposo (una risposta ai bisogni) la CISL Funzione Pubblica Regionale denuncia il fatto che per erogare una assistenza di qualità non si può tollerare che 3500 dei 4000 operatori impiegati non sono adeguatamente formati.
Ancora più grave, 2000 di questi non hanno nessun titolo per lavorare nell’assistenza. Chiediamo con forza che si provveda a formare le persone che già operano nelle strutture, e che ad ogni scadenza di appalto rischiano di perdere il posto di lavoro per la mancanza di formazione, che invece è richiesta dalle normative vigenti. Rischiano giornalmente di accrescere la già lunga lista di disoccupati che questa crisi economica ha purtroppo prodotto. Una assistenza di qualità data al cittadino è importante quanto la lotta al precariato ed alla disoccupazione. Formando questi operatori si può quindi migliorare in entrambi i casi, e noi non vogliamo ricadute negative per nessuno.
Tiziana D’Alesio
Segretaria Regionale
CISL Funzione Pubblica FPS
Federazione Regionale FVG