ENEL DISTRIBUZIONE, CON MENO PERSONALE, A RISCHIO LA QUALITA’ DEL SERVIZIO
Il Coordinamento ENEL Distribuzione della FLAEI CISL del Friuli Venezia Giulia, federazione dei lavoratori elettrici, esprime forte preoccupazione per le strategie industriali dell’Azienda in Regione.
“Il Piano Industriale di ENEL Distribuzione è ambizioso e votato all’innovazione tecnologica delle reti elettriche per renderle “intelligenti” e potrebbe essere condivisibile nella sua impostazione complessiva. Per ora, ENEL investe 170 milioni di euro in Puglia, ma in Friuli Venezia Giulia quando vedremo questi investimenti? Nella nostra Regione, quanto dei premi erogati dall’Autorità per l’Energia all’Enel per la gestione della rete viene reinvestito nel suo ammodernamento?”
Allo stato attuale, la qualità del servizio del Friuli Venezia Giulia è fra le migliori di tutti i Paesi del mondo in cui ENEL gestisce reti di distribuzione e questo grazie agli investimenti fatti all’epoca del terremoto e dei Mondiali del ’90 e all’elevata professionalità del personale nella gestione della rete. Dopo, poco è stato fatto, a parte l’automazione dell’infrastruttura elettrica ed ora, con l’entrata in servizio di impianti a fonte rinnovabile, questa rete sta dimostrando la sua fragilità.
“Ci preoccupa il fatto che nei prossimi mesi potranno essere prepensionate diverse decine fra tecnici ed operativi, ma l’azienda non ha ancora previsto e condiviso un numero congruo di assunzioni per sopperire alle fuoriuscite: per questo diciamo che in un futuro prossimo, la qualità del servizio potrebbe scadere perché non ci sarà personale per poterla gestire; in particolare il servizio di reperibilità già ora è ridotto ai minimi termini.”
Ma oltre al danno, la beffa. Enel Distribuzione, infatti, ha avviato una serie di progetti in Sicilia e in Puglia ed ogni settimana invia personale anche dal Friuli Venezia Giulia nel Sud Italia, sottraendo ulteriore risorse al presidio della rete del nostro territorio.
Per il sindacato, il servizio elettrico è un servizio di pubblica utilità: “per questo la Regione dovrebbe vigilare su quanto sia presente Enel Distribuzione qui da noi perché ci si accorge dell’importanza della corrente elettrica solo quando manca nelle case e nei capannoni. Andrebbero capite le cause dei black out che non sono solo colpa di Giove pluvio, ma dipendono anche dalla riduzione degli organici, dall’assenza di investimenti strutturali e ad una manutenzione ridotta al minimo perché chi dovrebbe farla viene mandato a lavorare in altre parti d’Italia.”
“I clienti, e i dipendenti in primis,” – dicono al sindacato dei lavoratori elettrici – “ci fanno notare quanto ENEL Distribuzione sia lontana dalla nostra Regione al punto che il Friuli Venezia Giulia non esiste nemmeno nella geografia aziendale.”