IN FVG, 150MILA TUTE BLU INTERESSATE DALLE NUOVE REGOLE
Questa mattina a Palmanova, il punto sul rinnovo contrattuale dei metalmeccanici. Il primo dopo la riforma della contrattazioneIl segretario nazionale della Fim Cisl, Gianfranco Gasbarro: ”In tempi così difficili, necessario ridurre i conflitti e recuperare l’inflazione”
In Friuli-Venezia Giulia sono circa 150mila i metalmeccanici interessati dal rinnovo del contratto di categoria, il primo sottoscritto all’insegna delle nuove regole introdotte dalla recente riforma della contrattazione. Un contratto, non firmato dalla Fiom Cgil, che, specialmente in un momento di crisi come quello attuale introduce una serie di novità importanti a vantaggio dei lavoratori anche della nostra regione.
A spiegarle, questa mattina a Palmanova, nel corso del direttivo di categoria, è stato il segretario regionale della Fim Cisl, Alberto Monticco. Quanto alla parte economica, il rinnovo stabilisce una rivalutazione del 6%, pari a 113 euro mensili per il triennio 2010-2012 ed un aumento dell’elemento perequativo previsto per i lavoratori delle aziende dove non si pratica la contrattazione di II livello, da 260 euro annui a 650, vale a dire 30 euro in più al mese.
Inoltre – sottolinea Monticco – il rinnovo contrattuale punta anche su altri elementi come, ad esempio, il fondo di solidarietà per chi ha avuto crisi di reddito, malattie gravi o infortuni o l’aumento dello 0,5% (sulla paga tabellare) della quota Cometa, che si riferisce alla previdenza complementare. Quanto, invece, alla parte normativa, l’impegno si concentra sul fronte della sicurezza, ma anche sulla tutela del diritto allo studio dei lavoratori, sostenendo quanti devono concludere i percorsi di istruzione secondaria.
“In un momento di grande preoccupazione per il contesto italiano – ha commentato il segretario nazionale della Fim, Gianfranco Gasbarro, oggi presente ai lavori – diviene quantomai necessario un contratto chiuso in tempi rapidi e regole certe per recuperare l’inflazione a vantaggio degli stipendi, oltre ad evitare i momenti di conflitto con le aziende”.
Una grande preoccupazione vissuta anche a livello regionale come ha ricordato Monticco, sottolineando come in tutti i territori siano presenti realtà in crisi, dalla Luvata, all’Abs, dall’Eaton fino a Fincantieri. “Ad aggravare la situazione – commenta il segretario cislino – si aggiungono i dati sull’export, con un meno 30% nei primi mesi del 2009 che non ci fa stare tranquilli e che certo avrà delle conseguenze su tutto il tessuto produttivo della regione”.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg