CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA FRIULANA, E’ ROTTURA DELLE TRATTATIVE
Dopo circa 1 anno di trattative intese ad armonizzare le norme dell’organizzazione del lavoro, vigenti nei due ex Consorzi di Bonifica Bassa Friulana e Ledra Tagliamento, unificatisi dal 1 ottobre 2015 nel Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, l’Assemblea unitaria dei Lavoratori riunitasi in data odierna, ha condiviso la proposta delle OO.SS. di attivare la ‘procedura di raffreddamento’ prevista dal ccnl, circa la proclamazione dello stato di agitazione a seguito della mancata intesa sulle ‘norme di organizzazione del lavoro’
In tutti questi mesi si è cercato, attraverso più incontri di ‘costruire’, tra Consorzio e OO.SS. d’intesa con le RSA, delle norme del lavoro in grado di includere, secondo un'unica logica organizzativa, le prestazioni di attività che coinvolgano non solo la classica irrigazione ma ogni attività indispensabile alla difesa del suolo e alla salvaguardia del territorio, come pure gli impianti di sollevamento ed ogni intervento necessario in caso di emergenza del sistema idrico.
La trattativa, portata avanti in due trance, ha garantito in un primo momento, con la stessa approvazione dell’assemblea dei lavoratori in data 21 marzo, norme condivise sull’orario di lavoro con periodi di flessibilità, sui permessi, festività, ferie… che ha superato le diversità operative in essere nelle due realtà consortili uniformando le differenze organizzative presenti.
La seconda fase che intendeva omologare gli aspetti economici relativi a: rimborso spese consumazione pasti, prestazione di straordinario forfetizzato, banca ore, reperibilità, disponibilità ad una vigilanza rafforzata rispetto all’orario normale di lavoro, disponibilità a sostituzione dei colleghi in riposo, ecc…. non ha trovato condivisione nei vertici consortili, arenandosi non tanto sul costo economico complessivo ma sul meccanismo di erogazione, trovandoci di fronte ad un irrigidimento quasi precostituito della controparte.
L’Assemblea, che ha visto una partecipazione importante dei lavoratori, non comprendendo tanta rigidità, ha ritenuto di sostenere l’azione della delegazione trattante, dando mandato alle OO.SS. di attivare il percorso necessario per poter proclamare lo stato di agitazione e, in considerazione del ruolo di tutela e salvaguardia del territorio svolto dall’Ente informare del tanto il Prefetto di Udine.