SCIOPERO GENERALE SCUOLA, E’ CONTO ALLA ROVESCIA
Da il Messaggero Veneto Lezioni a singhiozzo, oggi, nelle scuole cittadine, per la partecipazione di insegnanti e personale Ata all’assemblea promossa dai sindacati – al Malignani dalle 8 alle 11 e dalle 13.30 alle 16.30 – in preparazione allo sciopero generale indetto per venerdì da Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal che coinvolge l’intero comparto dell’istruzione. I motivi alla base della protesta riguardano «il rinnovo del contratto, scaduto – spiega il segretario regionale della Cisl Donato Lamorte – da sette anni. Ora è il momento che il Governo apra un tavolo di confronto, dal momento che è già stato riordinato il comparto del pubblico impiego. Il contratto risale al 2009 ed è tempo di adeguare i salari». All’ordine del giorno c’è anche la cosiddetta Buona scuola. «Siamo contrari alla svolta autoritaria imposta dalla legge 107 – sottolinea ancora il sindacalista – che conferisce più potere al dirigente scolastico nella scelta dei docenti. Noi chiediamo maggiore chiarezza istituzionale nei criteri applicati per la scelta degli insegnanti dall’ambito». E, nonostante i buoni propositi, con la “Buona scuola” non è stato risolto «il problema del precariato» con stipendi «pagati in ritardo e comunque al di sotto della media europea». Nel mirino anche il personale Ata, «un profilo professionale funzionale alla scuola che sembra non essere considerato: di qui i tagli al personale, sostituzioni rese possibili soltanto in casi di malattie gravi. E c’è gente che attende da dieci anni l’immissione in ruolo». «La finanziaria dell’anno scorso – rimarca Fernando Bassi, responsabile provinciale Cisl-scuola – ha vietato la sostituzione dei collaboratori scolastici se non dall’ottavo giorno in poi di assenza per malattia, così come ha sancito l’impossibilità di nominare un sostituto per assistenti amministrativi e tecnici in congedo per maternità». L’assemblea di oggi, organizzata a livello provinciale all’istituto Malignani, è stata promossa dalle sigle sindacali per discutere dei punti alla base dello sciopero che si terrà venerdì, con una manifestazione promossa a Trieste. Per dare la possibilità a docenti e personale Ata di partecipare, le scuole – dall’infanzia alle primarie, dalle secondarie inferiori alle superiori – non garantiscono orari “regolari”, con inevitabili disagi per le famiglie. In alcuni plessi cittadini le lezioni si svolgeranno solamente al mattino, senza possibilità per gli studenti di fermarsi al pomeriggio. In altri l’entrata è prevista alle 11 e l’uscita regolare alle 16, mentre in altre scuole ancora l’attività scolastica è garantita soltanto dalle 11 alle 14. Per qualche istituto, invece, non cambierà nulla. «In provincia – chiarisce Natalino Giacomini, segretario provinciale Flc Cgil – il precariato interessa almeno 800 docenti: persone che si trovano in posizione utile in graduatoria per essere assunte e che oggi sono incaricati di supplenze. Sono 1.700 a livello regionale». La situazione non è rosea nemmeno per quanto riguarda il personale Ata, dove anche qui «dovrebbero esserne assunti 800 per far fronte alla carenza di organico negli istituti scolastici in seguito ai tagli e al turnover». «Il governo Renzi – conclude Giacomini – sta mettendo in discussione il contratto nazionale, che rappresenta la priorità assoluta per il mondo del lavoro. Lo sciopero di venerdì vede uniti scuola, università e ricerca». Per la manifestazione promossa a Trieste, i sindacati hanno organizzato un trasferimento gratuito con punti di raccolta a Gemona, Udine e al casello di Palmanova. In queste ore si stanno definendo orari e modalità.