COMPARTO UNICO, SI TORNA A DISCUTERE
In data odierna le Parti si sono incontrate per ridiscutere del rinnovo contrattuale del Comparto Unico del Pubblico Impiego dopo 7 anni di blocco e dopo lo sciopero del 25 maggio scorso.
In premessa l’assessore Panontin ha annunciato alcune importanti innovazioni legislative:
Viene trasformata in norma regionale la clausola di salvaguardia in fatto di mobilità del personale nelle UTI;
Definizione di criteri uniformi per il corretto trasferimento del personale delle Province e del personale di staff rimasto in servizio, di concerto con le OO.SS.;
Proroga delle attuali graduatorie supplenze nei servizi educativi, fino al 31.12 o di un anno (temporalità da valutare);
Eliminazione del blocco della assunzioni per la Polizia Locale dopo il passaggio dei PL provinciali in Regione;
Garanzia di conservazione della retribuzione di anzianità e del maturato economico in godimento all’atto del trasferimento ai lavoratori trasferiti all'interno del C.U.
Rispetto al rinnovo contrattuale, invece, il presidente di Delegazione Trattante ci ha consegnato la proposta. Ha sottolineato l’importanza di raggiungere una intesa per approvare il finanziamento nelle variazioni di bilancio, entro giugno.
La proposta di aumento contrattuale sarebbe pari al 2,7% che, considerando il consolidamento tabellare dal 2015 della indennità di vacanza contrattuale, arriverebbe al 3,1%.
Abbiamo chiesto rassicurazioni rispetto al conglobamento dell’IVC sul tabellare del 2015, il ricalcolo della massa salariale tenendo conto dei part time come se fossero full time e l’utilizzo di tutti i 14.744.425 euro sugli aumenti contrattuali tabellari e non sul salario accessorio del personale in servizio nel quadriennio di riferimento, l’incremento IPCA dal 2016 comprensivo dei dati inflattivi .
Ci è stato risposto che non ci sono preclusioni, tanto meno per il possibile riconoscimento di un indifferenziato utilizzo economico degli aumenti contrattuali, di spostare risorse dall’area Dirigenti a quella non Dirigenti e di utilizzare il totale delle somme al rinnovo.
Il tutto andrebbe discusso in una successiva contrattazione.
Ci sono state fornite delle ipotesi che porterebbero all’incirca il seguente incremento di stipendio medio, su 13 mensilità, a regime dal 2018: euro 70. Salvo verifica.
Le Parti hanno deciso di riconvocarsi il giorno 22.