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FIM CISL TRIESTE: E’ SALVANESCHI IL NUOVO SEGRETARIO

Il voto all’unanimità, alla presenza del nazionale Marco Bentivogli. Il neoeletto: “Le istituzioni devono capire che l’industria va implementata sul territorio”

Far capire alle istituzioni locali e non solo l’importanza di implementare la percentuale – attualmente ferma al 15%-16% – dell’industria, soprattutto su un territorio dalle forti potenzialità come quello di Trieste: il messaggio, forte e chiaro, arriva da Umberto Salvaneschi, nuovo segretario della Fim Cisl giuliana. Eletto all’unanimità nel corso del direttivo di categoria, Salvaneschi, già rsu della Ferriera di Servola, subentra ad Alberto Monticco, che proseguirà il suo impegno nella Cisl nella duplice veste di segretario regionale dei metalmeccanici e segretario confederale.

In un momento difficile e complicato per le imprese del settore – sostengono i vertici della Fim – agire soltanto sulla leva fiscale non basta: occorrono anche investimenti concreti e la volontà di spingere sull’industrializzazione del territorio e la relativa occupazione, ancora troppo bassa.

Quanto ai punti caldi individuati, a scontare la crisi sono tutte le aziende metal meccaniche, basti pensare alla firma proprio ieri della cassa integrazione per tutti i 140 dipendenti della Telit, per 13 settimane.

A destare la maggiore preoccupazione, tuttavia, sono le “grandi” del settore: così, ad esempio, la Ferriera di Servola (e di conseguenza la Sertubi) con lì’ipotesi di chiusura, mai smentita, nel 2015. “Abbiamo il timore – spiega Salvaneschi – che sia già in atto una forma di riconversione, che metterà a rischio tanto l’occupazione, quanto la sicurezza all’interno dell’azienda”. E resta alta anche l’attenzione sia sull’Insiel, che sulla Wartisila, con quest’ultima che ha dichiarato la difficoltà ad acquisire nuove commesse. “Si tratta  di un’azienda – spiega il nuovo segretario delle tute blu – che nel 2009 non ha pagato gli effetti della crisi grazie agli ordinativi già presi, ma che, se il settore dei motori e del navale non si risolleverà, rischia per il 2010 pesanti conseguenze”.

La fotografia è stata tracciata nel corso dei lavori di oggi, che hanno visto la partecipazione anche del segretario nazionale Marco Bentivogli, intervenuto sul contratto recentemente sottoscritto da Fim e Uilm. “Registriamo – ha detto – un forte consenso nel merito dell’intesa e soprattutto sui punti innovativi del contratto”. “Parallelamente -. Ha aggiunto – registriamo anche il rifuuto delle Fiom (che non ha firmato) di costruire nuove regole condivise, a partire dalle rsu”. Ed è proprio sulla questione della rappresentanza sindacale che Bentivogli insiste: “Non vorremmo – dice – che la disdetta del patto di solidarietà (tra i punti cardine delle rsu) ad opera della Fiom fosse l’anticamera per negare il valore delle rsu, disperdendo un patrimonio storico preziosissimo”. “Se la Fiom – conclude – vuole concellare così le rsu, lo dica con coraggio ai lavoratori e se ne assuma tutte le responsabilità”.

Trieste, 16 novembre 2009

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg