La Cisl Scuola risponde alla Flc-Cgil di Pordenone
Intervento di Donato LAMORTE, Segretario Regionale Cisl Scuola Friuli VG
Continuano le invettive della Flc Cgil di Pordenone nei confronti della Cisl Scuola, che respingiamo al mittente con forza, ritenendo che l’arroganza della concezione tolemaica di quel sindacato non ha limiti e mostra la sua debolezza nell’alzare il tiro e il tono della polemica.
Questa è l’ultima risposta che la Cisl scuola produce nei confronti di un sindacato provinciale e non raccoglierà più le provocazioni finché saranno distorsive nel metodo e nel merito:
•Prima, perché ritiene che le risorse in questi tempi difficili, non debbano essere sprecate per dimostrare chi è il primo della classe, ma impiegarle esclusivamente per il bene della scuola in generale e contestualmente in quella delle province per la tutela dei lavoratori in essa incardinati;
•Secondo, perché le condizioni date, non portano, per adesso, in questa provincia, una possibile relazione sindacale soprattutto per una posizione del no a prescindere, portata avanti dalle invettive di chi nella presunzione di aver individuato il nemico di turno, sparge il verbo che la platea non raccoglie più.
Tuttavia è opportuno chiarire che tali relazioni, difficili da sempre con quella organizzazione sindacale provinciale, a livello regionale sono diverse, sempre nel rispetto delle proprie posizioni, si opera insieme, finalizzando l’azione sindacale, per ottenere soluzioni alle problematiche comprese quelle degli organici, che attanagliano la nostra scuola.
Orbene, in un avvilimento totale, perché chi scrive, quattro conti riesce ancora a farli, occorre per l’ennesima volta chiarire il merito degli aumenti percepiti dagli insegnati di religione che derivano dall’applicazione dell’art. 53 della legge 312/80 e dal successivo art. 3, comma 6, del d.P.R. 399/1988 (Contratto Scuola 1988-90) sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, il quale esplicita che: “al personale docente incaricato di religione cattolica spetta, dal quinto anno di prestazione piena di insegnamento, la medesima progressione economica del personale di ruolo”, tale applicazione ha portato ad un incremento salariale di € 13,50 mensili lordi. Questo è quanto è successo per gli insegnanti di religione. Fa specie che rinneghino il contratto nazionale che hanno firmato e se è cosi hanno sbagliato mira, devono dirlo al loro segretario nazionale, devono dirlo ai lavoratori che disconoscono quanto hanno sottoscritto. Ciò sta a dimostrare che la loro posizione cambia a seconda che si trovino dentro il palazzo o fuori dal palazzo.
Infine, per quanto riguarda la questione della vacanza del Dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Pordenone, la Cisl Scuola non ha condiviso e non condivide tutt’ora lo scavalco e a livello regionale, insieme alla Flc Cgil, alla Uil Scuola e allo Snals, già mesi addietro, ha preso posizione, sia nell’incontro informativo, poi in un documento sottoscritto mettendo nero su bianco le forti perplessità sulla proposta del Direttore regionale, ritenendo che gli incarichi a scavalco avrebbero danneggiato sicuramente l’organizzazione degli uffici periferici provinciali, in una situazione di organico deficitario degli stessi.
Questi sono i fatti, incontrovertibili e documentabili, azioni forti e fatte assieme a livello regionale, sempre per il bene della comunità scolastica e dei suoi operatori. Questa è la Cisl Scuola un sindacato che cerca il confronto senza mai rinunciare agli obiettivi finali e non altro.
Palmanova, 1°/02/2010