La Cisl nasce a Roma, il 30 aprile del 1950, grazie alla confluenza della Libera Cgil, di parte della Fil e di alcuni sindacati autonomi del settore dei servizi pubblici e privati. Giulio Pastore è il primo Segretario Generale. Con lui la Cisl – in un contesto nazionale spaccato ideologicamente e politicamente – sceglie di schierarsi a favore del progresso, della democrazia e della libertà della persona. Da allora sono passati quasi 70 anni.
Da sempre ispirata alle idee del cattolicesimo democratico e del riformismo laico, la Cisl di oggi continua ad incentrare la propria identità sull’autonomia del Sindacato rispetto ai partiti politici e alle istituzioni. I valori tramandati dai padri fondatori della Cisl, Giulio Pastore e Mario Romani, sono ancora oggi quelli della cultura democratica e della civiltà del Paese: Autonomia, Associazione, Contrattazione. Tre principi cardine che segnano la forte indipendenza da ogni potere privato o pubblico; la libera volontà dei lavoratori di aderire alla Cisl e di farsi rappresentare secondo le regole della democrazia sindacale; la convinzione che è solo attraverso la contrattazione che possono essere migliorate le condizioni economiche e professionali dei lavoratori.
E’ grazie a questi tre capisaldi che la Cisl ha affrontato i tanti cambiamenti sociali, politici, economici e istituzionali che hanno caratterizzato il nostro Paese e che oggi, con i suoi 4 milioni e mezzo di iscritti, è uno dei più grandi sindacati italiani.
Quella della Cisl è una storia che unisce, fatta di uomini e donne, di giovani e pensionati; è la storia di un Sindacato che cerca di dialogare e contrattare con tutti gli interlocutori, cogliendo sempre le positività dei cambiamenti e le spinte alla partecipazione, rilanciando la dimensione autonoma del lavoro, i valori della solidarietà e dell’accoglienza.