La Fnp Cisl Fvg sulle rette delle case di riposo: intervento regionale insufficiente
La categoria dei pensionati spinge per un riordino urgente del sistema
Subito l’apertura di un tavolo di concertazione
“Apprendiamo che la Regione ha emanato una disposizione per l’abbattimento delle rette per le case di riposo convenzionate, per effetto della quale il contributo regionale giornaliero a disposizione degli interessati viene incrementato di € 1,50. Tralasciando ogni altra pur meritevole considerazione rispetto l’esiguità dell’intervento, ci limitiamo ad osservare che solo nel corrente anno le rette in questione nell’80% dei casi hanno subito rincari medi di circa € 2,50”: è così che la Fnp Cisl e la Cisl accolgono la decisione regionale.
“Se è del tutto evidente che i benefici per gli anziani e per le loro famiglie definiti in quella disposizione sono già completamente vanificati – si legge in una nota – è altrettando evidente la necessità, non più rinviabile, di riordinare con urgenza tutto il sistema, soprattutto per evitare di ritrovarci ogni anno al punto di partenza, senza mai concretizzare autentici e duraturi benefici per anziani e loro familiari”.
In tal senso, la Federazione dei pensionati e la Cisl regionale hanno più volte chiesto all’Assessore Kosic di introdurre maggiore equità ed omogeneità nel sistema, cominciando dalla riqualificazione delle case di riposo esistenti ma anche assumendo provvedimenti che garantiscano certezze di risorse, garanzie nei tempi e risultati, compresa la messa a regime della sorveglianza e la formazione del personale, in gran parte ancora privo di qualificazione.
“Chiediamo – aggiungono le segreterie – di introdurre i Livelli Essenziali di Assistenza sanitari e sociosanitari, correlati ai reali bisogni assistenziali di ciascuno, da porre a totale carico del Sistema Sanitario Regionale e uniformare la rete dei servizi territoriali e domiciliari a partire da quelli dedicati alle persone non autosufficienti”.
Di qui, la richiesta dell’apertura di quel tavolo di concertazione, “da troppo tempo reclamato e mai partorito: dopo oltre un decennio di attesa nessun alibi può giustificare ulteriori ritardi”.
Udine, 27 aprile 2010
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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