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Contratti di solidarietà, strumento per salvaguardare l’occupazione

Stamani a Pordenone la tavola rotonda organizzata dalla Cisl
Emblematico il "caso Ideal Standard"

Strumenti che salvaguardano l’occupazione, tenendo legati i lavoratori all’azienda, ma ancora scarsamente utizzati: i contratti di solidarietà – stamani al centro di una tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Pordenone – vanno sostenuti, malgrado le difficoltà oggettive della loro applicazione. Ne è convito il Sindacato che oggi ha riunito istituzioni, politica ed imprese per fare il punto su una tipologia contrattuale poco frequentata come dimostrano gli stessi numeri. Sul fronte nazionale, infatti, solo il 14% delle aziende avrebbe fatto domanda per usufruire di questo strumento e la situzione a livello regionale – come riferito dal’assessore competente Alessia Rosolen – non sarebbe migliore: del milione messo a disposizione sul 2010 ad oggi ne sarebbe stato utilizzato solo una quota pari a 168mila 400 euro e 8 sarebbero le aziende del Friuli-Venezia Giulia che avrebbero fatto richiesta del contributo regionale sulle oltre 5mila coinvolte dalla crisi per 70mila lavoratori. "In provincia di Pordenone – spiega il segretario generale della Cisl, Arturo Pellizzon – i contratti di solidarietà sono utilizzati meno che in altre province, nonostante il caso emblematico della Ideal Standard (raccontato stamani dai suoi "protagonisti": il segretario della Femca Cisl Franco Rizzo e dal dottor Benedetto Roberto Gelsomino) dimostri le potenzialità di uno strumento in grado di rispondere con successo alle crisi medio-lunghe, mantenendo le persone legate al posto di lavoro. Fino ad ora sole 3 aziende vi hanno fatto ricorso". Le ragioni – stando a quanto emerso dalla tavola rotonda – vanno ricercate nella complessità dell’applicazione che richede una riorganizzazione del lavoro, ma anche nella non conoscenza della tipologia e in un salto culturale non del tutto compiuto, oltre al fatto – ha evidenziato il presidente degli Industriali, Maurizio Cini – che, come tutti gli altri strumenti, anche i contratti in questione richiedono un’attenta valutazione nel momento applicativo ed, in particolare, una solidità aziendale di riferimento. Fatto è che, malgrado i contratti di solidarietà facciano fatica ad entrare nella fase applicativa – per il segretario nazionale della Cisl, Giorgio Santini – alcune esperienze positive di traino ci sono state ed è da lì che si deve partire, come dimostra anche il caso della società Umana, testimoniato da Luigi Brugnano. "I contratti di solidarietà – ha detto il confederale – vanno nella direzione di aiutare la ripresa economica e produttiva, affiancando il mantenimento dell’occupazione ad alto livello ed evitando la fuoriuscita delle persone dal mercato del lavoro, non aggiungendole a quelle che già andranno ricollocate". In questo quadro si collocano anche le iniziative strategiche della formazione continua, ovvero riservate ai lavoratori e sintetizzate dal direttore generale dello Ial Fvg, Amedeo Pascolo, che ha sottolineato gli investimenti fatti dalla Regione sugli enti di formazione, i percorsi avviati sugli assi dell’orientamento, della ricollocazione delle professionalità e della ri-qualificazione, a sostegno dello sviluppo individuale e collettivo, fornendo anche alcuni indicatori numerici: lo Ial, per esempio, negli ultimi 7 mesi ha accompagnato, attraverso le "misure anti-crisi", 4mila500 lavoratori in 650 attività formative per 64mila ore. Di questi 4.500 lavoratori, 3.000 sono di Pordenone, per 619 attività e 43mila ore".
A supporto dei lavoratori è scesa in campo anche la Provincia – ha spiegato l’assessore Gianfranco Marino – specializzando, ad esempio, sul territorio i Centri per l’impiego, aprendo punti di ascolto, spingendo sulla formazione finalizzata e le sinergie concrete".
Ad aprire la tavola rotonda è, invece, stato il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, sottolineando il fondamentale rapporto instaurato con le parti sociali. "Penso – ha detto – in particolare al tavolo anticrisi promosso dalla Provincia – al quale si sono seduti sindacati e categorie – che ha permesso di adottare diverse misure per imprese e lavoratori in difficoltà. Su sollecitazione della Cisl, il tavolo verrà prossimamente riconvocato”.

Pordenone, 21 maggio 2010

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
335.7970621