Cisl Gorizia: si decida cosa fare del Cie di Gradisca
La Fisascat sollecita Prefetto e Governo
Elisa Miani: “Situazione insostenibile per gli operatori”
L’ennesima denuncia intorno al Cie di Gradisca arriva dalla Fisascat Cisl isontina, con la segretaria Elisa Miani che punta il dito sulla situazione di grave difficoltà e pericolo in cui versano gli operatori al lavoro all’interno del centro. “Abbiamo più volte, senza ottenere risposta, fatto richiesta di incontro al Prefetto, quale rappresentante dello Stato, per esporre i problemi della sicurezza – dice la sindacalista – ora pretendiamo che il Governo decida cosa fare del Cie, stante che la situazione così non può andare avanti”. Gli operatori sociali coinvolti nel Cie – si legge in una nota della Fisascat Cisl – sono costantemente esposti ad un rischio personale altissimo, a quotidiane aggressioni intollerabili, costretti a svolgere un ruolo non loro, ovvero controllare e sorvegliare persone potenzialmente pericolose, anzichè svolgere funzioni di assistenza. “Alle forze di polizia – continua Miani – esprimiamo piena solidarietà, mentre ai nostri rappresentanti politici chiediamo che, invece di dedicarsi a futili bagarre, uniscano le forze sugli obiettivi e la funzionalità della struttura di Gradisca”.
Gorizia, 31 agosto 2010
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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