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Cbs, anche Provincia e Comune scendono in campo

Ieri l’assemblea dei lavoratori. La Cisl: «Servono risposte immediate per salvare l’azienda altrimenti siamo pronti a manifestare davanti al Tribunale»
Domani l’incontro per trovare una soluzione. Senza via libera al concordato in 90 rischiano il posto

di CRISTIAN RIGO

Anche il Comune di Varmo e la Provincia sono pronti a schierarsi a fianco dei 90 lavoratori della Cbs che rischiano il posto. E così, per il momento, la protesta davanti al tribunale è congelata. «Aspettiamo l’incontro di domani a palazzo Belgrado – dice il sindacalista della Cisl, Giorgio Spelat che incontrerà l’assessore al lavoro, Daniele Macorig insieme al segretario del sindacato, Roberto Muradore – e poi quello con il prefetto augurandoci che la situazione possa risolversi, ma entro questa settimana vogliamo delle risposte, altrimenti siamo pronti a manifestare».
Quella dei sindacati e dei lavoratori è una vera e propria corsa contro il tempo. «Gli imprenditori interessati al salvataggio dell’azienda non possono più aspettare – sottolinea Spelat –. Il 6 settembre, nella sede della Confindustria, abbiamo raggiunto un importante accordo per ridare speranza ai dipendenti della Cbs che al momento si trova in liquidazione. Dopo aver individuato una coppia di imprenditori monfalconesi interessati a subentrare nell’attività, abbiamo trovato un’intesa con i liquidatori per arrivare a un concordato e successivamente all’affitto d’azienda. Peccato che – riferisce – dal tribunale di Udine non è ancora arrivata l’ammissione al concordato preventivo».
Una situazione di stallo che rischia di far saltare tutto. Ieri intanto i lavoratori si sono riuniti in assemblea. «Erano tutti molto preoccupati, ma non rassegnati – racconta Spelat –. Certo sapere che il loro destino occupazionale è appeso a un filo e che questo filo non dipende dal mercato o dalla crisi, ma solamente dalla burocrazia è assurdo. Il nostro auspicio è che le istituzioni intervengano per risolvere la questione e per questo abbiamo chiesto un incontro anche al prefetto».
Dal suo canto, il sindaco di Varmo, Sergio Michelin ha assicurato che l’amministrazione ha fatto e farà di tutto per salvare l’azienda. «La Cbs è un fiore all’occhiello della zona artigianale di Varmo e quindi ritengo necessario ottenere il via libero al concordato al più presto anche perché – ha riferito il primo cittadino – a tutt’oggi Cbs vanta commesse alle quali deve poter assolvere per poter continuare ad avere il proprio ruolo nel mercato. A nome dell’amministrazione comunale di Varmo, chiedo a chi in questo momento ha in mano le sorti delle circa novanta persone con altrettante famiglie alle spalle, che prenda presto una decisione risolutiva. 

(dal Messaggero Veneto del 20 ottobre 2010)