Gortani: «Ben vengano i controlli, ma tolleranza sugli errori»
«Ben vengano i controlli. La stragrande maggioranza degli inquilini si comporta in maniera corretta, ma i furbetti esistono sempre». Il responsabile territoriale per Trieste e per la regione del Sicet (Sindacato inquilini casa e territorio), aderente alla Cisl, Giorgio Gortani sottolinea sin dalle prime riflessioni l’importanza dell’azione di verifica dell’Ater. Ma invita nello stesso tempo a «non generalizzare perché non mancano casi di involontarie dimenticanze – dice – dovute a ignoranza, disattenzione o legate a somme contenute per occupazioni brevi che con il tempo sono cadute nel dimenticatoio».
Gortani conferma in effetti come «spesso arrivino da noi locatari per preparare con il nostro supporto le relative controdeduzioni rispetto a quanto messo in evidenza dall’Ater. A volte capita si tratti anche di cittadini stranieri – prosegue il responsabile del Sicet -. Per poche centinaia di euro un errore può capitare, perché magari la persona in questione pensa di aver lavorato per un ristretto periodo di tempo in prova o in nero e invece il datore di lavoro ha versato regolarmente i contributi. Oltre certe soglie di reddito la malafede diventa invece evidente: se uno non dichiara trentamila euro, ad esempio…». Gortani, per citare un caso emblematico di buona fede, aggiunge infine: «Ricordo di un artista che aveva organizzato una mostra in centro a Trieste e aveva ricevuto da un’associazione 315 euro. Pensava si trattasse di un rimborso spese, mentre invece avrebbe dovuto inserire quella cifra nella dichiarazione dei redditi stando ai successivi controlli. Ma sono questi casi in cui la persona non trae alcun vantaggio in termini di aumento di posizione nelle graduatorie Ater».