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Electrolux, la Fim nazionale incontra le Rsu

«Abbiamo, come coordinatori nazionali, già chiesto al ministro del Lavoro Sacconi la convocazione di un tavolo con l’azienda. Ora attendiamo di conoscere la data». Michele Zanocco, da pochi mesi coordinatore della Fim per il Gruppo Electrolux, incarico che somma a quello di segretario generale dei metalmeccanici della Cisl del Veneto, non ha portato novità all’incontro svoltosi ieri a Pordenone con le Rsu di Porcia. Più che altro ha raccolto «la preoccupazione non solo dei rappresentanti sindacali, ma di tutti i lavoratori, rispetto all’annuncio che la capogruppo ha fatto a dicembre relativamente ad una nuova riorganizzazione in dirittura d’arrivo che dovrebbe coinvolgere le fabbriche italiane di Susegana e Porcia».
Zanocco, subentrato a Castellan a ottobre, ha dunque incontrato le Rsu Fim recentemente elette alla Electrolux di Porcia «per una doverosa presentazione, oltre che per congratularmi per il risultato ottenuto. E’ chiaro – prosegue – che abbiamo parlato anche dello scenario che ci attende quest’anno. Rispetto a questo stiamo attendendo, dopo la richiesta avanzata al ministero del Lavoro, i dettagli ulteriori rispetto a questo ulteriore taglio agli organici che si profila per gli stabilimenti italiani del gruppo. Non dimentico che a questo annuncio si aggiunge il fatto che il precedente piano che prevedeva, per la fabbrica pordenonese, una riduzione dell’occupazione di 340 unità nell’arco di tempo di due anni (che scadranno a luglio), è arrivato solo al 50%». Ovvero solo il 50% dei 340 esuberi ha trovato una soluzione; i restanti 170 lavoratori dichiarati eccedenti sono ancora all’interno dello stabilimento. «E’ intuibile il rischio – rimarca il coordinatore nazionale della Fim – che ci si ritrovi a gestire la coda della precedente ristrutturazione e una nuova riorganizzazione».
Intanto lo scenario di mercato non è dei più confortanti: «I competitors provenienti da Turchia, Corea e Cina si stanno facendo più aggressivi – spiega Zanocco richiamando l’annuncio di Lg di avviare uno stabilimento in Polonia – e stanno cercando di attaccare il medio-altro di gamma più vicino ad Electrolux. Strategie che richiederebbero alla multinazionale svedese di rispondere con investimenti per consolidare le proprie quote di mercato con prodotti di qualità, garantire volumi e occupazione».